Frontalieri: 116 milioni di franchi ai comuni italiani della fascia di confine

Ad Aosta si è svolta l'ultima riunione bilaterale prevista dall'Accordo tra Svizzera e Italia del 1974
AOSTA - Corrisponde a oltre 116 milioni di franchi, la compensazione finanziaria sulle remunerazioni dei frontalieri italiani per l'anno 2023, per i tre cantoni Grigioni, Ticino e Vallese.
A renderlo noto, i rappresentanti della Delegazione svizzera in relazione all'annuale riunione bilaterale prevista dall'Accordo tra la Svizzera e l'Italia del 1974 sull'imposizione fiscale dei lavoratori frontalieri italiani e sulla relativa compensazione finanziaria a favore dei comuni italiani di confine, svoltasi ieri ad Aosta. Si tratta dell'ultima in applicazione dell'Accordo 1974.
Dal 17 luglio 2023 è entrato infatti in vigore il Nuovo Accordo del 2020, in applicazione dal 1° gennaio 2024, secondo il quale i ristorni ai comuni italiani cesseranno a partire dal 2034. È inoltre stato reso noto il numero complessivo dei frontalieri italiani che operano nei cantoni interessati dall'accordo: in tutto sono 77’498.
La Delegazione italiana era presieduta da Paola Sarra (Ministero dell’Economia e delle Finanze) e composta da rappresentanti dell’Ambasciata d’Italia in Svizzera, della Regione Autonoma Valle d’Aosta, della Regione Lombardia, della Regione Piemonte, della Comunità Comprensoriale Val Venosta e dell’Associazione dei Comuni italiani di frontiera.
A capo della Delegazione svizzera era presente il Direttore della Divisione delle contribuzioni, Giordano Macchi, accompagnato dai rappresentanti delle Amministrazioni delle contribuzioni dei Cantoni Ticino, Grigioni e Vallese e della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali.
La Delegazione italiana ha illustrato la ripartizione – tra gli enti locali interessati – delle somme ristornate negli scorsi anni, informando in merito alle opere realizzate ed in fase di progettazione.




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