Cerca e trova immobili
CHIASSO

Aiuto d'urgenza per stranieri: «Quanti casi e per quali motivi?»

Tonini e Quadri interrogano il Governo: «Perché riconoscere aiuti a persone che non dovrebbero essere presenti in territorio Ticinese?»
TiPress
Aiuto d'urgenza per stranieri: «Quanti casi e per quali motivi?»
Tonini e Quadri interrogano il Governo: «Perché riconoscere aiuti a persone che non dovrebbero essere presenti in territorio Ticinese?»
CHIASSO - L'aiuto d'urgenza è riconosciuto - stando al sito del DSS - agli stranieri in transito e le persone alle quali è stato assegnato un termine di partenza dalla Svizzera. «In un momento di revisione della spesa - sottolinea il deputato legh...

CHIASSO - L'aiuto d'urgenza è riconosciuto - stando al sito del DSS - agli stranieri in transito e le persone alle quali è stato assegnato un termine di partenza dalla Svizzera.

«In un momento di revisione della spesa - sottolinea il deputato leghista Stefano Tonini in un'interrogazione scritta a quattro mani con il collega Stefano Quadri -, riteniamo essenziale ridurre le spese non obbligate come questa».

«Perché riconoscere aiuti a persone che non dovrebbero essere presenti in territorio Ticinese?», si domandano i due granconsiglieri.

Da qui le seguenti domande rivolte al Consiglio di Stato:

    • Quanti sono i casi riconosciuti nel 2023 e fino al 30.09.2024 di aiuto d'urgenza?
    • Quanti erano in questi due periodi i casi di stranieri in transito e quanti gli stranieri con un termine di partenza?
    • Qual è la somma totale spesa nel 2023 e nel 2024 fino al 30.09.2024?
🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE