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«Non possiamo più permetterci di accogliere chi ci ripaga con il crimine»

L presa di posizione del granconsigliere, e consigliere comunale di Chiasso, Stefano Tonini dopo i fatti di Balerna.
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«Non possiamo più permetterci di accogliere chi ci ripaga con il crimine»
L presa di posizione del granconsigliere, e consigliere comunale di Chiasso, Stefano Tonini dopo i fatti di Balerna.
CHIASSO - Dopo la notizia di questo venerdì mattina dell'arresto di due minorenni richiedenti l'asilo in quel di Balerna, e le ferite riportate dagli agenti della Cantonale impegnati nell'operazione, non sono mancate le reazioni da parte della ...

CHIASSO - Dopo la notizia di questo venerdì mattina dell'arresto di due minorenni richiedenti l'asilo in quel di Balerna, e le ferite riportate dagli agenti della Cantonale impegnati nell'operazione, non sono mancate le reazioni da parte della politica locale, e cantonale.

Non si è fatta attendere la reazione, dura su Facebook, del granconsigliere leghista Stefano Tonini: «Abbiamo la conferma che la politica di asilo di Berna, basata su ammissioni senza controllo, non funziona più! Pieno sostegno e grande senso di stima verso gli agenti di polizia, le guardie di confine (...) che, a causa della forte pressione migratoria, si trovano costantemente confrontati con dei criminali (non gente che scappa dalla guerra) che non dovrebbero essere ospitati un solo giorno in Svizzera».

Tonini, che è anche consigliere comunale (nonché futuro municipale) di Chiasso, è da sempre particolarmente attivo sul tema migranti: «Spaccio, aggressioni e furti perpetrati dagli ospiti dei centri per richiedenti asilo sono ormai tristemente noti a tutti e in forte aumento. La politica ha il dovere di garantire la sicurezza degli abitanti del Mendrisiotto e per questo non possiamo più permetterci di garantire ospitalità a chi sfrutta il sistema sociale svizzero ripagandoci con atti illegali».

La sua posizione, lo ricordiamo, è stata anche ribadita dal Gruppo Lega. Critico a riguardo dei fatti, anche l'ex-sindaco liberale Moreno Colombo, che a riguardo aveva lanciato una raccolta firme e parla di «una popolazione momò arrabbiata e dimenticata».

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