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DEPUTAZIONE TICINESE A BERNAInterCity nel Mendrisiotto, incontro «fruttuoso» con Rösti

15.06.23 - 13:59
Il Consigliere federale incontra la deputazione ticinese e convoca le FFS e l'UFT in merito alla mozione di Marco Romano.
20min/Simon Glauser
Fonte ats
InterCity nel Mendrisiotto, incontro «fruttuoso» con Rösti
Il Consigliere federale incontra la deputazione ticinese e convoca le FFS e l'UFT in merito alla mozione di Marco Romano.

BERNA - Qualcosa si muove sul fronte delle fermate dei treni InterCity nel Mendrisiotto, che potrebbero essere introdotte prima del previsto. È quanto è emerso dal tradizionale incontro della deputazione cantonale ticinese con i giornalisti accreditati a Palazzo federale. Deputazione che proprio stamattina ha incontrato per un'ora il consigliere federale Albert Rösti.

Il presidente della deputazione Fabio Regazzi (Centro) ha a lungo parlato della riunione, sintomo di quanto siano importanti per i deputati ticinesi i dossier del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC). Regazzi non ha esitato a definire l'incontro «fruttuoso».

Tra i cinque temi discussi con Rösti figura, come evocato, il prolungamento a Mendrisio o a Chiasso dei treni InterCity che oggi hanno Lugano come capolinea. Per Regazzi la situazione attuale è «insoddisfacente», anche perché il Parlamento ha approvato una mozione in materia. Il problema è che l'Ufficio federale dei trasporti (UFT) e le FFS «fanno melina».

La questione sembra però aver trovato in Rösti un orecchio attento. Secondo Marco Romano (Centro/TI), il consigliere federale avrebbe già chiesto un incontro con l'UFT e le Ferrovie federali. L'intenzione è anticipare l'attuazione della mozione, che attualmente è prevista non prima del 2026.

Altro tema evocato con Rösti: il progetto Ferrovia 2050. La deputazione ha spiegato le richieste e le aspettative del Ticino (ossia il completamento di AlpTransit), ha detto Regazzi. Per il consigliere nazionale gli investimenti non sono da vedere in un ottica cantonale, ma nazionale e internazionale.

Di competenza del DATEC è anche il dossier della navigazione sui laghi: la deputazione ne ha discusso con Rösti, in particolare per quel che concerne il Verbano. Il dossier sarà messo sul tavolo nell'incontro già previsto con il ministro italiano delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ha rassicurato il consigliere federale, secondo quanto affermato da Regazzi.

Tra i soggetti discussi con Rösti non è mancata la strada, e in particolare il collegamento A2 - A13 attraverso il Piano di Magadino. Evocando le modifiche al dossier chieste da Berna, Regazzi ha detto come sia giunto il momento di trovare «soluzioni condivise» per far avanzare il dossier.

Altro «tema stradale» è la galleria Moscia - Acapulco, che, stando a Regazzi, sono stati inseriti dal Consiglio nazionale nel nuovo Programma d'agglomerato del Locarnese grazie alla "cocciutaggine" di Bruno Storni (PS/TI). «Il tunnel è stato approvato dalla Camera del popolo con una buona maggioranza, al di là delle più rosee aspettative», e ciò è una buona notizia perché l'inserimento del progetto nel dossier «è stata un po' una forzatura», ha detto Regazzi.

Altro tema legato alle strade affrontato dalla deputazione - ma non discusso con Rösti poiché il Consiglio federale non ha ancora preso posizione in materia - è la mozione inoltrata da tre consiglieri nazionali borghesi che chiedono di instaurare un pedaggio alla galleria stradale del San Gottardo. Regazzi ha parlato di «discriminazione», di «passo sbagliato» che «penalizza il nostro cantone». Malgrado le sensibilità diverse presenti al suo interno, la deputazione è unanime nel condannare la proposta, ha detto Regazzi.

Quest'ultimo ha poi parlato di altri temi che stanno a cuore alla deputazione ticinese, come l'adozione da parte del Parlamento durante questa sessione di una mozione di Martin Candinas (Centro/GR) che chiede di distribuire più equamente fra i cantoni i posti di lavoro della Confederazione.

Regazzi ha infine ricordato l'adozione in via definitiva dell'Italia del nuovo accordo sull'imposizione dei frontalieri e i nuovi dati sulla perequazione finanziaria pubblicati due giorni fa. Il Ticino riceverà nel 2024 17 milioni di franchi in più. «È una buona notizia» secondo Regazzi.

Quest'ultimo - malgrado le rassicurazioni di Alex Farinelli (PLR) che detto che i calcoli sono stati effettuati correttamente - ha però espresso «qualche perplessità» quando si confrontano i maggiori versamenti ricevuti dal Ticino con quelli ottenuti di Berna e Vallese (che riscuoteranno rispettivamente 226 milioni e 40 milioni in più). Regazzi ha poi concluso l'incontro promettendo che alla prossima sessione, quella autunnale, verrà fatto un bilancio della deputazione ticinese alle Camere federali per l'intera legislatura.

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