«L'economia la priorità? Non era la salute?»

L'MPS punta il dito contro Marco Chiesa e Piero Marchesi
BELLINZONA - «Far ripartire l’economia è prioritario». È questo il principio del documento strategico adottato oggi dal gruppo parlamentare democentrista. L’obiettivo è tornare alla normalità dopo il 19 aprile, allo scadere delle attuali misure adottate dalla Confederazione.
Una “priorità” che sta raccogliendo delle critiche, anche in Ticino. È l’MPS a puntare il dito contro alcuni politici. In questo caso Marco Chiesa e Piero Marchesi. I nomi del consigliere agli Stati e del consigliere nazionale figuravano infatti, una settimana fa, tra i 45 che avevano firmato la lettera indirizzata al Consiglio federale. «Sostenete il Ticino fino in fondo nelle sue azioni», era la richiesta rivolta a Berna in merito allo stop di tutte le attività commerciali e produttive private non indispensabili. Concludevano il loro appello affermando che bisognava impedire a ogni costo che nella popolazione continuasse a serpeggiare l’idea che le ragioni dell’economia fossero prevalenti sulla salute della comunità e dei singoli cittadini.
Stamattina il gruppo parlamentare UDC alle camere federali ha sottoscritto all’unanimità il documento “Far ripartire l’economia è prioritario”. «Ma come? Non si voleva impedire che la popolazione pensasse che le ragioni dell’economia fossero prevalenti sulla salute dei cittadini?» chiede provocatoriamente l’MPS.
In realtà nella strategia post 19 aprile dell'UDC per "proteggere la popolazione riducendo al minimo i danni all'economia" è previsto anche di «tenere in considerazione le regioni toccate in maniera diversa» dall'emergenza. Un punto che potrebbe porre (ancora) il Ticino in una posizione "eccezionale".




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