Morta dopo il rave, si va a processo

L'inchiesta è formalmente conclusa. Uno dei co-organizzatori ha impugnato il decreto di accusa per omissione di soccorso
ROVEREDO - Il caso della 19enne morta, in ospedale, dopo aver preso parte al rave abusivo organizzato sopra Roveredo, alla diga della Roggiasca, nel novembre 2022, approderà in tribunale. Lo riferisce oggi laRegione.
Uno dei due co-organizzatori dell'evento, un 26enne ticinese, ha impugnato il decreto d'accusa, per omissione di soccorso, che il procuratore pubblico grigionese Lorenzo Baldassare aveva emesso la scorsa estate. Procuratore che, in questi giorni, ha comunicato alle parti la chiusura formale dell'inchiesta. Non è invece noto al momento cosa abbia deciso l'altro co-organizzatore, un 39enne residente in Italia.
La giovane, lo ricordiamo, era deceduta dopo essere stata ricoverata all'ospedale di Bellinzona. Un ricovero tardivo. La ragazza, infatti, era stata portata al pronto soccorso solamente all'indomani del rave, dopo aver trascorso la notte in stato di semi-incoscienza.



