Accoltellamento a Vezia: perizia psichiatrica per l’imputato

Secondo le prime ipotesi, alla base dell’episodio ci sarebbero futili motivi.
Secondo le prime ipotesi, alla base dell’episodio ci sarebbero futili motivi.
VEZIA - Alcol e tono della voce. Potrebbero essere i due motivi alla base dell’ accoltellamento avvenuto lunedì sera a Vezia, in una palazzina di via San Gottardo.
L’ipotesi è riportata dalla RSI: L’autore e la vittima avrebbero trascorso il pomeriggio a bere birra – si parla di ben 24 bottiglie– nell’appartamento del primo.
Il 39enne italiano, dietro le sbarre con l’accusa di tentato omicidio, alle forze dell’ordine ha raccontato che l’amico, a un certo punto, sarebbe salito nel proprio appartamento al piano di sopra. Da lì, l’avrebbe sentito discutere animatamente con una donna al telefono. Indispettito dal rumore, il 46enne svizzero sarebbe ridisceso e, sull’uscio, avrebbero cominciato a litigare.
A quel punto l’indagato ha perso le staffe e, impugnato un coltello seghettato da cucina, l’ha ferito alla schiena. Per ora non è stata ancora interrogata la vittima. Per l’Imputato (il quale ha già precedenti penali minori alle spalle) riporta sempre la RSI, è stata disposta una perizia psichiatrica. L’inchiesta, ancora agli inizi, è coordinata dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni.





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