Attacchi e minacce di morte per il veterinario del Mendrisiotto

Il medico racconta, attraverso una lettera, come si sono svolti i fatti: «Mi sono fidato della proprietaria»
MENDRISIOTTO - Attacchi e minacce, anche di morte. È quanto ha subito il veterinario del Mendrisiotto dopo aver effettuato un'eutanasia su un cane che creava problemi di ordine pubblico. A rivelarlo è lo stesso medico, attraverso una lettera ai quotidiani.
«Alle 8 di sabato mattina si è presentata in urgenza una signora in lacrime dicendomi che aveva deciso di far eutanasiare il suo cane cieco e sordo cha abbaiava giorno e notte» racconta il veterinario che era di picchetto, precisando che la donna gli aveva raccontato di essere stata denunciata, e che la polizia «le aveva ingiunto di far eutanasiare l'animale, altrimenti avrebbero provveduto loro».
Dopo gli accertamenti del caso (per verificare che il cane apparteneva effettivamente alla signora), il veterinario ha dunque provveduto ad addormentare l'animale.
«L’eutanasia è sempre una decisione dolorosa per il proprietario, ma anche per il veterinario. Mi sono fidato di quello che diceva la proprietaria». Solo due giorni dopo il medico viene informato che il cane era stato dato in adozione da un canile del comasco.
Ed ecco che, appena la notizia si è diffusa, soprattutto sui social network, sono spuntate «lettere di insulti e di minacce di morte indirizzate al nostro studio». Attacchi arrivati per mail, telefono e soprattutto sui social, denuncia il medico.




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