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Fece entrare migranti per nove volte, condannata Lisa Bosia Mirra

Pena pecuniaria di 80 aliquote giornaliere sospese condizionalmente per 2 anni per la granconsigliera, che si oppone alla decisione
Ti Press
Fece entrare migranti per nove volte, condannata Lisa Bosia Mirra
Pena pecuniaria di 80 aliquote giornaliere sospese condizionalmente per 2 anni per la granconsigliera, che si oppone alla decisione
CANTONE - Il Ministero Pubblico segnala che, al termine dell'inchiesta, nei confronti di Lisa Bosia Mirra, deputata in Gran Consiglio del Canton Ticino, è stato emanato un Decreto d'accusa. Come si ricorderà, essa nel settembre scorso v...

CANTONE - Il Ministero Pubblico segnala che, al termine dell'inchiesta, nei confronti di Lisa Bosia Mirra, deputata in Gran Consiglio del Canton Ticino, è stato emanato un Decreto d'accusa. Come si ricorderà, essa nel settembre scorso venne fermata dalle Guardie di confine per aver collaborato attivamente all'entrata illegale in Svizzera di cittadini stranieri sprovvisti dei documenti necessari di legittimazione.

L'inchiesta ha appurato che ciò è avvenuto già in precedenza; almeno nove volte, in totale, fra l'agosto e il settembre 2016 con diverse modalità.

La Signora Bosia Mirra è dunque stata ritenuta colpevole di ripetuta incitazione all'entrata, alla partenza e al soggiorno illegale secondo la Legge federale sugli stranieri, e condannata alla pena pecuniaria di 80 aliquote giornaliere. L'esecuzione della pena è stata sospesa condizionalmente per un periodo di prova di 2 anni e nei suoi confronti comminata pure una multa, oltre al pagamento delle spese giudiziarie.

Bosia Mirra si oppone alla decisione - In un comunicato, la difesa della Signora Bosia Mirra ha annunciato che la sua assistita presenterà opposizione «con contestuale richiesta di assumere tutte le prove e testimonianze che sono state rifiutate da parte del Pubblico Ministero. Se quest’ultimo dovesse confermare il decreto di accusa, si pronuncerà la Pretura penale. Pertanto, fino alla crescita in giudicato di una decisione di merito, continua a sussistere la presunzione d’innocenza a favore della signora Lisa Bosia». 

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