Da Fusio ad Ambrì: droni passeggeri per collegare le valli
La proposta arriva da Avanti con Ticino&Lavoro: una sperimentazione di droni passeggeri come alternativa sostenibile ed economica ai mezzi tradizionali.
BELLINZONA - Una soluzione che fino a pochi anni fa sembrava appartenere alla fantascienza oggi entra ufficialmente nel dibattito politico ticinese. Avanti con Ticino&Lavoro ha infatti depositato una mozione che propone di valutare l’introduzione di droni passeggeri – velivoli elettrici a decollo verticale, senza pilota a bordo – per creare un collegamento rapido tra Fusio e Ambrì, una sorta di “SkyVia” ad alta efficienza e basso impatto ambientale.
La tecnologia non è più un’ipotesi futuristica. «Questa tecnologia esiste - fa notare Avanti con Ticino&Lavoro - è regolata dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea ed è entrata nei programmi di test e dimostrazione in vari contesti europei. Non è ancora un servizio per il pubblico, ma è abbastanza matura da permettere ai Cantoni, anche al nostro, di valutare una sperimentazione».
I droni passeggeri sono già regolati dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea e diversi programmi di test sono in corso nel continente, compresa la Svizzera. Non si tratta ancora di un servizio per l’utenza, ma il settore è considerato sufficientemente maturo da permettere ai Cantoni di valutarne concretamente una sperimentazione.
L’iniziativa nasce anche dal confronto con soluzioni tradizionali. «L’alternativa tradizionale, la funivia, aveva un costo stimato di oltre 33 milioni di franchi e un iter che si è interrotto - spiega Amalia Mirante per Avanti con Ticino&Lavoro- la SkyVia si muove su una scala completamente diversa: circa 4,8 milioni di franchi per sei velivoli, meno di otto milioni per dieci, con tempi di realizzazione inferiori ai tre anni e un impatto fisico sul territorio minimo. Parliamo di punti di decollo e atterraggio, non di piloni, tracciati e cantieri lunghi anni».
I vantaggi andrebbero oltre l’aspetto economico. Una SkyVia permetterebbe collegamenti diretti e veloci: venti minuti per raggiungere Ambrì da Fusio, tre quarti d’ora per arrivare a Bellinzona, meno di un’ora per Lugano. Una rivoluzione nel modo di affrontare gli spostamenti a corto e medio raggio, con un sistema modulare e ampliabile nel tempo in base alla domanda.
La mozione chiede al Consiglio di Stato di avviare una sperimentazione cantonale in collaborazione con l’Ufficio federale dell’aviazione civile, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea, SUPSI, USI e partner industriali già attivi nel settore. Un’analisi completa e trasparente dovrebbe considerare costi, sicurezza, requisiti normativi, infrastrutture minime, rischi e tempistiche, con un rapporto finale entro dodici mesi e una roadmap definita.
Gli autori precisano che l’obiettivo non è sostituire ogni altra soluzione, ma ampliare il ventaglio di possibilità a disposizione del Canton Ticino, considerando una tecnologia innovativa, sostenibile e potenzialmente più economica delle alternative discusse finora.
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