Delitto di Morbio, consegnata la perizia psichiatrica

Si ipotizza una scemata imputabilità: disposti ulteriori accertamenti
MORBIO INFERIORE - Rimane ancora da chiarire lo stato psichico del 68enne che, la mattina del 26 novembre scorso, ha ucciso la cognata in via Campo Sportivo a Morbio. Stando a quanto riferisce la Rsi, la perizia psichiatrica redatta dal medico Carlo Calanchini, nominato dalla Procura, è stata consegnata nei giorni scorsi: un primo passo nella valutazione delle condizioni mentali dell'uomo.
Secondo l'esperto, sussisterebbe una scemata imputabilità. Per stabilirne l'esatta entità sono stati disposti ulteriori accertamenti.
La dinamica del delitto, ricostruita sul posto lo scorso marzo, conferma quanto emerso nelle prime fasi dell'indagine: l'uomo avrebbe tentato più volte di uccidere la cognata, prima cercando di soffocarla, poi sbattendole la testa contro i gradini della scala interna.
Il movente, apparentemente confermato, sarebbe legato alle difficoltà burocratiche che il 68enne incontrava nel gestire le pratiche legate alla 65enne italiana, che si era trasferita temporaneamente nella sua abitazione per motivi di salute. Una situazione che lo aveva messo sotto pressione, fino all'esplosione della violenza.
Reo confesso, l'uomo si trovo in carcere. Nei suoi confronti, la procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis ipotizza il reato di assassinio.