Cerca e trova immobili
LUGANO

Scandalo abusi, c'è il sostituto di Don Rolando Leo

La decisione dell'avvicendamento, valido «da subito e ad interim»
deposit
Fonte Red
Scandalo abusi, c'è il sostituto di Don Rolando Leo
La decisione dell'avvicendamento, valido «da subito e ad interim»
LUGANO - Dopo lo scandalo sui presunti abusi da parte di un sacerdote (e l'arresto di quest'ultimo), arriva il passaggio di consegne in quel dell'Ufficio diocesano per l'Istruzione religiosa scolastica (UIRS) e del settore catechetico diocesano. «Co...

LUGANO - Dopo lo scandalo sui presunti abusi da parte di un sacerdote (e l'arresto di quest'ultimo), arriva il passaggio di consegne in quel dell'Ufficio diocesano per l'Istruzione religiosa scolastica (UIRS) e del settore catechetico diocesano. «Considerata la necessità di garantire lo svolgimento delle attività ordinarie, l'Amministratore apostolico, mons. Alain de Raemy, sostituisce da subito e a interim il direttore, don Rolando Leo», sottolinea in una nota la Diocesi di Lugano. Al suo posto, don Emanuele Di Marco.

Mons. de Raemy e don Di Marco, nel corso del prossimo mese, incontreranno catechisti e insegnanti di religione «per un momento privato di preghiera e scambio vicendevole».

Per permettere a don Di Marco di poter svolgere questo nuovo incarico, nei prossimi mesi verrà sollevato dal compito di Cerimoniere vescovile e di coordinatore della Commissione diocesana per la Liturgia pastorale.

Da parte della Diocesi non mancano, infine, i ringraziamenti a don Emanuele, per la sua «disponibilità ad accogliere questo nuovo servizio in un momento particolarmente delicato».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE