Ora La Posta vi risolve i guai digitali: il video

Problemi con lo smartphone? Difficoltà con un'applicazione? Il Gigante Giallo si lancia in una nuova sfida. E sembra raccogliere consensi.
Problemi con lo smartphone? Difficoltà con un'applicazione? Il Gigante Giallo si lancia in una nuova sfida. E sembra raccogliere consensi.
LOCARNO - Posta di Locarno. Pianterreno. La prima persona che incontriamo è Gian Piero Laloli, collaboratore del Gigante Giallo. È lui ad accogliere la signora Michela che ha un problema tecnologico da risolvere, legato all'accesso ai servizi internet del Comune. «Offriamo assistenza per cellulari, computer, accessi, ebanking, applicazioni – sottolinea Laloli –. Ad esempio viene da noi chi deve trasferire i dati da un telefonino all'altro. Oppure chi ha un'applicazione bloccata. Offriamo assistenza a 360 gradi».
Inclusione – La Posta svizzera si lancia in una sfida inedita. E adesso fornisce consulenza a chi ha guai digitali da sbrigare. Una nuova missione che da una parte va a coprire una lacuna. «L'analfabetismo digitale – spiega Martina Bellodi, responsabile della rete postale per la Svizzera italiana – colpisce in un modo o nell'altro circa il 23% della popolazione svizzera. È un problema. Una fetta di popolazione rischia di restare esclusa da determinate dinamiche».
Operazioni tradizionali in calo – L'iniziativa però rappresenta anche un modo per"tenere in vita" il Gigante Giallo. «Le operazioni tradizionali allo sportello sono in calo e non è una novità – ricorda Bellodi –. Abbiamo bisogno di avere nuovi ruoli. Possiamo essere importanti nell'aiutare le persone che hanno difficoltà con le nuove tecnologie. A Locarno, ad esempio, abbiamo trovato un accordo per cui aiutiamo la cittadinanza a usare il portale del Comune. Ci occupiamo però anche di tutte le altre problematiche digitali».
Non è solo un problema dei più anziani – Il progetto è partito in sordina qualche settimana fa. E sta ottenendo ampi consensi. «Il nostro personale è motivato e ha fornito finora una sessantina di consulenze, di cui circa dieci riguardanti il sito del Comune. Il resto concerneva applicazioni di vario genere, dispositivi, password eccetera... Solo un terzo delle persone che hanno chiesto aiuto aveva un'età superiore ai 60 anni. La maggior parte aveva tra i 40 e i 60 anni. Sfatiamo il mito che solo i più anziani hanno difficoltà col mondo digitale».
Ritmi troppo elevati – Bellodi pone l'accento su un aspetto fondamentale. «La tecnologia viaggia veloce. Magari una persona si tiene aggiornata. Ma ora che ha capito come funziona un meccanismo, c'è già qualcosa di nuovo. Questo ritmo elevato crea insicurezza. E anche un certo disagio».
Per ora tutto gratis, e in futuro? – Il servizio da parte del Gigante Giallo, attivo oltre a Locarno anche a Wetzikon e a Gossau, per ora è gratuito. «Valuteremo più avanti come finanziarlo. Magari chiederemo un contributo al consumatore. Oppure considereremo collaborazioni con altri partner. Vedremo».





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