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CANTONEFarmaci sfusi con “sovrapprezzo”? «Copre il lavoro del farmacista»

17.05.23 - 09:32
«C'è in realtà un piccolo risparmio sia per il paziente che per le casse malati», spiega il Farmacista cantonale Giovan Maria Zanini
20Min/TiPress
Farmaci sfusi con “sovrapprezzo”? «Copre il lavoro del farmacista»
«C'è in realtà un piccolo risparmio sia per il paziente che per le casse malati», spiega il Farmacista cantonale Giovan Maria Zanini

BELLINZONA - Da qualche mese ormai le farmacie vendono alcuni medicamenti (essenzialmente antibiotici) in modo sfuso, estraendo dalla confezione il numero esatto di pastiglie che il cliente deve ricevere secondo la sua terapia.  

Ad alcune persone, dopo l’acquisto, è però sorto un dubbio: ricevendo ad esempio la metà del numero di pastiglie dell’intera confezione, il prezzo da pagare è ben più alto di quello che sarebbe calcolando la metà del costo della confezione intera. È quanto hanno lamentato alcuni lettori a Tio/20 Minuti, chiedendosi il perché di questo sovrapprezzo.

«Questo “sovrapprezzo” serve a coprire il lavoro supplementare del farmacista», ci spiega il Farmacista Cantonale, Giovan Maria Zanini. Questo «a livello di gestione delle pastiglie sciolte, di confezionamento nei sacchettini (allegando anche la copia dell’informazione per i pazienti), di protocollo delle operazioni (che devono essere tracciate) e di fattura alla cassa malati (non si può fare la fattura in automatico ma bisogna introdurre una serie di cose a mano). Del resto anche al ristorante mezza porzione non costa la metà di una porzione intera….».

C’è dunque un carico extra sui farmacisti, che va a pesare anche sulle casse malati? In realtà no: il “sovrapprezzo” in questione si nota solo guardando al costo di una singola vendita in modo proporzionale a quello di una confezione. In realtà, la collettività ci guadagna: «Seppur la misura della vendita di medicinali sfusi non sia stata introdotta per ridurre il costo dei medicamenti, bensì per contrastare lo sviluppo delle resistenze e in particolare per far fronte alle difficoltà di approvvigionamento, c’è un effetto collaterale positivo: un piccolo risparmio sia per il paziente, sia per le casse malati».

Un esempio pratico
Per capire meglio, l’esperto ci illustra l’esempio della co-amoxicillina, spesso prescritta al dosaggio di 2 pastiglie per 7 giorni (=14 pastiglie), ma venduta in confezione da 20. Una scatola da 20 viene fatturata Fr. 48.05. Se il cliente in farmacia riceve solo 14 pastiglie, in base al tariffario previsto la fattura sarà di Fr. 40.65. Restano 6 pastiglie che possono essere usate per un altro paziente.

Vendendo 140 pastiglie in 7 scatole da 20, il farmacista incasserebbe Fr. 336.35. Vendendole in 10 sacchetti da 14, incassa invece Fr. 406.50. Un guadagno di 70.15 franchi in più, ma i pazienti serviti in questo caso sono 10 e non 7. Per servirne dieci, normalmente il farmacista avrebbe però venduto 10 scatole da 20 (200 pastiglie), per un totale di Fr. 480.50. 

Con la vendita sfusa egli incassa quindi 74 franchi in meno di quello che avrebbe incassato normalmente, dando una scatola intera a ogni cliente: «Soldi, questi, che le casse malati risparmiano». In concreto si può quindi dire che «con la vendita sfusa la fattura globale per la collettività è un po’ più bassa e, rispetto all'obiettivo attuale, «questo esempio mostra che siamo in grado di avere il farmaco per il 30% in più di pazienti».

Non diventerà la norma
Tutto sommato, quella della vendita dei farmaci sfusi è perciò una soluzione che piace: «Non si sprecano antibiotici preziosi, le casse malati spendono un po’ di meno, il paziente risparmia qualche centesimo sulla partecipazione ai costi e i farmacisti sono remunerati per il lavoro supplementare e quindi vengono motivati a fare la loro parte. E si contribuisce anche a lottare contro lo sviluppo di batteri resistenti», ribadisce il Farmacista cantonale.

Ma è possibile che un giorno lo si farà per tutti i farmaci? Niente da fare. Questo perché «richiederebbe una modifica totale del sistema che conosciamo in Europa. L'industria farmaceutica sarebbe costretta a cambiare quasi tutte le confezioni. Anche il sistema di formazione dei prezzi e la fatturazione dovrebbero essere adeguati. Sarebbe una vera rivoluzione... che peraltro non risolverebbe nessun problema». In che senso? «Negli Stati Uniti, dove si pratica la vendita sfusa, non è che hanno meno problemi di noi con i costi dei medicamenti oppure con gli sprechi....».

Resta tutto quindi “alla vecchia maniera”. «Auspico comunque che nel caso degli antibiotici, più precisamente circa la metà di quelli che esistono (perché l'altra metà sono già confezionati nel giusto quantitativo visto che esiste un unico schema posologico), la vendita su misura come la facciamo in molte farmacie in Ticino dal 2018 diventi prassi obbligatoria, come elemento della strategia di lotta alle resistenze».

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COMMENTI
 

Monolite 11 mesi fa su tio
Mi viene da dire fatta la legge fatto l inganno che vergogna

Core_88 11 mesi fa su tio
Che opportunisti, chissà che lavoro togliere 6 pastiglie da un blister! Allora il fiorista dovrebbe farmi pagare fare su ip celofan se gli chiedo i fiori imballati? Poi già la cosa che fanno pagare il sovraprezzo se danno un medicamento B a cui servirebbe la ricetta non lo capisco, che lavoro in più hanno? Sto qua per i farmacisti, suter per i ristoranti chr piange sempre, cercano sempre di fare i furbi con questi sovraprezzi, alla fine per fortuna abbiamo la lombradia a due passi

Voilà 11 mesi fa su tio
Sono le case farmaceutiche a praticare prezzi differenziati da paese a paese e, naturalmente, molto più alti in Svizzera. Non so qual è la percentuale di sovrapprezzo praticata dal farmacista, ma essendo un sistema già utilizzato nell'ospedale nel quale ho lavorato, non si tratta solo di contare le pastiglie ma anche di garantire la tracciabilità del lotto, quindi di trascrivere e registrare il n. del lotto. Un sistema per risparmiare sarebbe quello di una cassa malati unica che, grazie al maggior peso contrattuale, potrebbe mettere in concorrenza le case farmaceutiche ed abbassare i prezzi. Sistema in atto ad esempio in Svezia, dove i farmaci costano molto meno.

Manang1404 11 mesi fa su tio
Risposta a Voilà
il prezzo differenziato si ha per via del potere di negoziazione di una nazione. ho un esempio in particolare: lo stesso farmaco in italia costava 1000 franchi, in francia 900 franchi, in svizzera 1500 franchi. Parlo di farmaci che sono nella lista di quelli rimborsati dalla cassa malati

M70 11 mesi fa su tio
in usa i medicamenti sono sfusi...qui è una vergogna..ma sapete quanti medicamenti si buttano ? non sempre si finiscono cone x gli antibiotici.. la CH una vergogna su tutti i ftonti

tschädere 11 mesi fa su tio
signor zanini si dimetta subito e si godi i spiccioli guadagnati con ......

tschädere 11 mesi fa su tio
signor zanini le chiedo in che mondo vive ?aspetti ancora qualche mesetto in quanto la fa.galenica fornirà tutti i medicamenti sfusi tramite una nuova farmacia internett.a frauenfeld da anni esiste una tale farmacia dalla quale io da tempo ricevo tutti i medicamenti porzionati in un box e vengono fatturati solo quelli forniti.io penso che il farmacista non abbia piu lavoro e con le due tasse suplementari guadagna abastanza.io non ho mai sentito di una farmacia fallita.

max222 11 mesi fa su tio
Sono come le banche, costi assurdi in nome della sbandierata qualità Svizzera per servizi che fanno guadagnare solo loro e a noi qualche briciola o addrittura aperdere. Grazie a Dio l'aria sta cambiando. Con le nuove generazioni, si sta passando sempre più al digitale, tra qualche anno chiuderanno tutti. Grazie Internet.

mestesso 11 mesi fa su tio
assurdo!

pegis 11 mesi fa su tio
Siamo diventati schiavi delle casse malate e di tutto il sistema sanitario, é assurdo e incomprensibile l'abuso di medici e soprattutto dei farmacisti. Ho lavorato diversi anni in un grande distributore farmaceutico "Galenica" e so benissimo che la percentuale che le farmacie hanno sui farmaci é di oltre il 30- 40 per cento, inoltre con l'attuale sistema, oggi aggiungono altre due voci che delle volte supera il prezzo del medicamento stesso. E' un furto legalizzato che noi siamo costretti a subire senza poter fare nulla.

Carces 11 mesi fa su tio
Sono tutti d'accordo a spartirsi la torta, politici, casse malati e industria farmaceutica. Per far risparmiare la mia cassa malati ho chiesto al farmacista il farmaco equivalente, al che lui rispose che dei suoi clienti nessuno chiede il generico. Ho insistito e me l'ha ordinato. Quando la cm mi ha inviato copia della spesa ho notato che il farmacista ha aggiunto al prezzo del generico una "penale" di alcuni CHF perchè ha dovuto ordinarlo apposta. Infuriata ho chiamato la cm per denunciare la pratica a mio modo di vedere scorretta e la risposta fu: È TUTTO REGOLARE SECONDO GLI ACCORDI TRA GOVERNO E CM!!!. Alla fine il medicamento costava cira 2 CHF meno dell'originale!

Gus 11 mesi fa su tio
Che vergogna. I farmacisti si fanno pagare per aprire una scatola e contare fino al 10. Sono diventati anche peggiori (se mai era possibile) degli esercenti abituati a piangere

gigipippa 11 mesi fa su tio
L`ultima volta la mia farmacia mi ha procurato un disservizio, adesso comando tutto on-line da una farmacia convenzionata con la cassa malati. Servizio impeccabile. Per chi vuole e deve prendere più farmaci preparano anche le confezioni giornaliere!

Bric&Brac 11 mesi fa su tio
Ma da quanto tempo le farmacie utilizzano i farmaci che noi riportiamo causa la fine della cura e se forse non ancora scaduti li mettono nelle scatolette giornaliere che preparano per i loro pazienti?

UtenteTio 11 mesi fa su tio
Zanini si arrampica sui vetri pur di giustificare gli aumenti delle casse malati e l'incompetenza del suo settore, muovono un dito e pretendono soldi. Ma visto che la politica dei politici è non rompere le scatole alle casse malati e sostenerle anche quando truffano legalmente con gli aumenti, perché vanno a far aumentare gli stipendi dei vari manager, poverini che non tirano fine mese! Per eliminare il foglio ufficiale si è dovuto attendere il pensionamento del Canceliere, per migliorare il settore sanitario quanto manca per pensionare Zanini accampascuse su tutto?

UtenteTio 11 mesi fa su tio
Risposta a UtenteTio
preciso, Foglio Ufficiale stampato e si è passati al digitale.

max222 11 mesi fa su tio
Comunque a fare calcoli prosacocia sono bravissimi, intortandoci con quella parvenza da professionisti. Poi l'ha detto lui, "il cliente risparmia qualche centesimo" ma i farmacisti ci fanno una cresta di decine di franchi. VERGOGNATEVI.

polonord 11 mesi fa su tio
Certo che aprire le confezioni e contare le compresse è un lavoro difficilissimo e di concetto che per un farmacista dev’essere estremamente impegnativo. Tutte le scuse sono buone per fare qualche franco in più. MORTI DI FAME!

UtenteTio 11 mesi fa su tio
Risposta a polonord
Ho sentito che in SUPSI fanno i recuperi serali per contare i blister

Taurus57 11 mesi fa su tio
Zanini, smetta di giustificare l'ingiustificabile, i farmacisti già incassano abusivamente una parcella per dire al paziente ciò che il medico curante gli ha prescritto. Ci state prendendo per i fondelli dal momento che le assicurazioni hanno fatto abolire con l'inganno le casse malati regionali. Ora basta.

max222 11 mesi fa su tio
È una vergogna i costi supplementari che aggiungono solo per attaccarti l'etichetta con le dosi che tra l'altro è gia scritta sulla ricetta del medico. Con il guadagno che hanno sui prezzi dei medicamenti tra i più cari al mondo. È come se andassi a fare benzina e mi si facessero pagare il parcheggio perchè fermo l'auto al distributore. E noi sempre zitti e a 90%. Impariamo dai Francesi. Comunque io dall'introduzione dei balzelli vado in Italia e li compro lì.

pegis 11 mesi fa su tio
Risposta a max222
Hai pienamente ragione e concordo in tutto quello che scrivi Max. Mi trovavo in Italia e avevo prolungato le vacanze, ero rimasto senza pastiglie per la pressione e mi recai in farmacia, lo stesso prodotto e la stessa quantità la pagai 7.90 euro mentre qui da noi il costo é di Franchi 38.90, al ritorno l'avevo comunicato al mio medico e la risposta fu : li vada a prendere in Italia, si, ma la cassa malati non li paga, motivo per cui dovrei ingrassare ancora di più la mia cassa malati.

max222 11 mesi fa su tio
Risposta a pegis
Purtroppo è un circolo vizioso. Però io con una franchigia di 2500 chf, pagare per pagare, vado dove mi costa meno. Guardo il principio attivo, cerco lo stesso medicamento in Italia su internet o chiedo alla farmacia e mi trovano loro il corrispondente farmaco.

OrsoTI 11 mesi fa su tio
Poi tutti si lamentano chenla cassa malati aumenta. La verita è che nessuno vuole guadagnare meno ma sempre di piu. Ma siamo noi che paghiamo. Se il popolo non reagisce allora becchiamo i altri 20.- di aumento a fine anno:) non è la cassa malati unica la soluzione…. Non è la cassa malati che mangia soldi…..: è il sistema , medici, ospedali, farmaci, noi… questo è la causa degli aumenti e nessuno dice niente ….. o meglio fa niente. Avete visto in votazione tutti che dicevano basta aumenti? Ecco….. adesso andate a chiedergli: ti ho votato…. Che stai facendo?

UtenteTio 11 mesi fa su tio
Mi è giunta voce di un fatto abbastanza spiacevole, un medico ha prescritto 2 e dico 2 pastiglie di antibiotico, il medico che ha studiato evidentemente, ha prescritto 1 scatola intera di 10 pastiglie, il farmacista visto la carenza (o preseunta carenza perché certe cose non si devono mai dimostrare) ha contattato il medico per chiedere se poteva dare solo le 2 pastiglie, gli ha detto di no ed era pure incavolato insultando quasi il farmacista! Ma questi casi Zanini non lo dice, visto che emergono dalle riunioni o incontri dei farmacisti. Tempo stimato per contare 1-2-6 pastiglie 10 secondi caro Zanini, non mi risulta che le farmacie falliscano, grazie anche a medici compiacenti che prescrivono kg di medicamenti anche inutili.

blitz65 11 mesi fa su tio
non guadagnate già abbastanza ?

gmogi 11 mesi fa su tio
Una ti serve, l’altra ti controlla la ricetta l’ultima te la convalida e così ci attaccano un bel % in più. Tutti furbi con il borsello degli altri..

Manang1404 11 mesi fa su tio
una cosa curiosa che ho trovato qui in Svizzera e' che per ogni farmaco pago: - il farmaco (giusto) - la consegna del farmaco (dall'armadietto al banco) - verifica se il farmaco è corretto In Italia ci lamentiamo del coperto di 2 euro al ristorante, che è una spesa strana.

Arrabbiato 11 mesi fa su tio
Risposta a Manang1404
Torna a casa 🏠

Brissago 11 mesi fa su tio
Risposta a Arrabbiato
Cosa c'è che non va razzista? La verità fa sempre male anche alle nostre latitudini

Manang1404 11 mesi fa su tio
Risposta a Arrabbiato
bah, io sono a casa, in Svizzera. La critica migliore si fa solo conoscendo le varie realta', come fanno gli altri. Ho vissuto in 4 nazioni e so cosa non va in Italia, Francia, Svizzera e Spagna. E so cosa va in queste 4 nazioni. per me la questione della farmacia è ambigua. Preferisco pagare la stessa cifra in una sola voce e non suddivisa.

Arrabbiato 11 mesi fa su tio
Risposta a Manang1404
Anche io conosco molte realtà diverse dalla Svizzera , passando per i vari continenti. E NON mi sono mai permesso di paragonare la nazione che mi ospitava con la CH ❤️

Manang1404 11 mesi fa su tio
Risposta a Arrabbiato
E sbagli, perche' se critichi in modo costruttivo e crei dibattito, la questione puo' servire a tutti. Al paese ospitante a migliorarsi, o alla tua Svizzera.

Arrabbiato 11 mesi fa su tio
Risposta a Brissago
❤️❤️❤️❤️❤️❤️

Cacos1 11 mesi fa su tio
Vergognatevi farmacisti
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