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LOCARNO«Vi raccontiamo le nostre ricette per rilanciare l'economia cittadina»

02.02.23 - 11:51
Una commissione municipale presenta una radiografia della località sul Verbano. E alcuni scenari per il futuro.
Foto di Davide Giordano
«Vi raccontiamo le nostre ricette per rilanciare l'economia cittadina»
Una commissione municipale presenta una radiografia della località sul Verbano. E alcuni scenari per il futuro.

LOCARNO - Una radiografia di Locarno. Con i dati su quello che funziona e su quello che invece andrebbe migliorato. È quanto emerge dal rapporto realizzato dalla Commissione Municipale Economia presentato alla stampa nella mattinata di giovedì. «Lo scopo di questo rapporto – evidenzia Nicola Pini, capo del Dicastero sviluppo economico e territoriale e presidente della Commissione – non è solo quello d'identificare i settori strategici per il nostro sviluppo sociale, economico e territoriale. Ma anche quello di proporre possibili misure per migliorare Locarno nel suo insieme. Le scelte di rilancio devono essere ragionate».

Turismo fuori stagione – In pratica quali saranno gli obiettivi futuri? «Favorire le attività economiche sul territorio. Ma anche attirare buoni contribuenti. Pensando in particolare a famiglie con adolescenti, giovani professionisti e persone in età matura». «A Locarno le persone fisiche assicurano l'85% del gettito – aggiunge Davide Giovannacci, capo del Dicastero finanze e sicurezza –. Sarà importante anche il turismo, in particolare quello fuori stagione. Inoltre punteremo sulla valorizzazione del Palexpo (Fevi). Vogliamo sviluppare un centro congressuale di qualità e innovativo. E poi anche rafforzare il mercato di Piazza Grande».

Aggregazioni – Locarno non può essere considerata un'entità a sé stante. E i membri della commissione ne sono consapevoli. «Ecco perché in futuro il tema delle aggregazioni andrà riaffrontato», ammette Pini. 

Pianificazione – Un paesaggio da valorizzare, spazi pubblici curati. È il primo passo per attirare turisti e investitori. Ma non basta. Serve una politica demografica più attiva. «Ed entra quindi in gioco l'ambito pianificatorio – sostiene Pini –. Occorre pensare ad azioni volte a diversificare la composizione dei contribuenti. Dobbiamo evitare l'accrescersi di eventuali disuguaglianze così come un'eccessiva frammentazione sociale».

Nuovi posti di lavoro – Una marcia in più potrebbe arrivare dalla creazione di nuovi posti di lavoro. Sia nel ramo tecnologico, sia in quello del commercio e delle grandi aziende. «L'audiovisivo avrà ancora più importanza. Dobbiamo sfruttare al massimo il Film Festival – spiega Pini –. Locarno è la città del cinema. Ci sono diversi progetti che si stanno muovendo anche attorno al Palacinema, al CISA...»

Zone industriali – Le zone industriali meritano un capitolo a parte. «Sul piano c'è una zona d'interesse cantonale. Non ci sono edifici vuoti, ma ci sono ancora degli spazi. Attualmente la superficie libera è di 40.000 metri quadrati. Il nostro suggerimento è d'intensificare la promozione di questa zona industriale. C'è anche una zona d'interesse comunale». 

Quei negozi vuoti – Belle parole. Però Locarno in questo momento piange un po' per quanto riguarda i commerci. E alcuni giornalisti sollecitano Pini sul tema. «Il problema è soprattutto legato alla zona della Globus. Sappiamo però che ci sono dei grossi progetti in ballo in quel posto. È una fase di grande trasformazione. Il nostro desiderio è quello di portare tante persone in Piazza Grande, in Città Vecchia. Ci lavoreremo». 
 

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