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CAMPIONE D'ITALIATicinese picchiato da ex carcerato

24.10.22 - 06:30
L’aggressore sarebbe uno dei cinque condannati per il famoso delitto di Via Odescalchi a Chiasso.
Ti-Press (archivio)
Ticinese picchiato da ex carcerato
L’aggressore sarebbe uno dei cinque condannati per il famoso delitto di Via Odescalchi a Chiasso.

CAMPIONE D'ITALIA - I fatti risalgono a domenica sera 16 ottobre. Lungolago di Campione d’Italia. Sono circa le 19. Un ticinese discute pacificamente con la sua ex compagna. A un certo punto arriva un’auto bianca da cui scende un uomo che lo aggredisce. Lo prende a pugni e a calci. L’aggressore, ed è questo a fare particolarmente clamore, sarebbe uno dei cinque condannati per il noto omicidio di Via Odescalchi a Chiasso e si ritroverebbe da poco tempo in stato di libertà.

La conferma dei carabinieri – Natale Grasso, comandante dei carabinieri di Campione d'Italia conferma l’intervento dei suoi agenti: «Siamo intervenuti poco dopo le 19 di domenica sera. È stata fatta una querela. La questione è in mano all’autorità giudiziaria. La vittima ha rimediato lesioni apparentemente di poco conto».

Denuncia anche alla polizia cantonale – Lesioni che si riassumono in una frattura pluriframmentaria del naso e in diverse escoriazioni, curate presso il pronto soccorso di Mendrisio. Il ticinese aggredito ha fatto denuncia anche alla polizia cantonale.  

Il retroscena – L’aggressore, di origini straniere, da qualche settimana avrebbe iniziato a frequentare l’ex compagna della vittima. L’episodio violento sembrerebbe essere legato a questo dettaglio. Particolare curioso: i due si sarebbero conosciuti a un seminario che trattava il tema della violenza.

Quel regolamento di conti finito in tragedia – La sera dell’8 ottobre del 2015 cinque persone parteciparono a un regolamento di conti a Chiasso. Venne ucciso, con un colpo di pistola, un 35enne portoghese. L’aggressore di Campione d’Italia fu riconosciuto correo di omicidio intenzionale con dolo eventuale e venne condannato a nove anni e tre mesi di carcere. Non sono note le ragioni per cui ora si trovi già in libertà. 

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