Cerca e trova immobili
CONFINE

Madre e figlia uccise a martellate

Tragedia familiare a Samarate, nel Varesotto. Ricoverati anche un figlio di 23 anni e il padre
deposit
Madre e figlia uccise a martellate
Tragedia familiare a Samarate, nel Varesotto. Ricoverati anche un figlio di 23 anni e il padre
VARESE - Macabra scoperta in un'abitazione a Samarate in provincia di Varese. I corpi di una donna e di sua figlia adolescente sono stati trovati verso le 8 di questa mattina, a seguito di un allarme lanciato dai vicini di casa. Si sospetta una ...

VARESE - Macabra scoperta in un'abitazione a Samarate in provincia di Varese. I corpi di una donna e di sua figlia adolescente sono stati trovati verso le 8 di questa mattina, a seguito di un allarme lanciato dai vicini di casa. Si sospetta una tragedia in ambito familiare. Al fatto di sangue è sopravvissuto il padre, trovato insanguinato e con ferite ai polsi, e un altro figlio ricoverato con un grave trauma cranico. 

Sul posto i carabinieri del Comando Provinciale di Varese. Secondo fonti sanitarie citate dal Corriere della Sera le vittime sarebbero una donna di 56 anni e una ragazzina di 16. Il fratello 23enne è stato elitrasportato in ospedale con un trauma cranico, le sue condizioni sarebbero gravi.

Nella casa, una villetta in un quartiere residenziale non lontano dall'aeroporto di Malpensa, è stato trovato come detto anche il padre. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti. L'uomo si trova al momento in stato di fermo in ospedale, piantonato dai carabinieri. Stando a una prima ricostruzione avrebbe colpito moglie e figli nel sonno utilizzando un martello, per poi tentare di darsi fuoco.

Seguono aggiornamenti...
 


 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE