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CANTONETre ore di coda per un test: «Scandaloso»

26.12.21 - 18:06
La clinica Moncucco presa d'assalto nel weekend. Il direttore Camponovo punta il dito contro il Cantone
tipress
Tre ore di coda per un test: «Scandaloso»
La clinica Moncucco presa d'assalto nel weekend. Il direttore Camponovo punta il dito contro il Cantone
«Non si può invitare la gente a vaccinarsi senza un'organizzazione adeguata. Se ne va della salute pubblica, il Cantone dovrebbe intervenire»

LUGANO - Omicron mette zizzania nel settore sanitario. Oltre a preoccupare non poco gli esperti e la popolazione. Nel corso del weekend non si sa quanti contagi si siano registrati in Ticino - lo scopriremo domani mattina - ma le previsioni sono di un boom, vista la corsa ai tamponi fotografata nei giorni di Natale e Santo Stefano fuori dalla clinica luganese Moncucco. 

Una coda che nei momenti di picco ha raggiunto tempi d'attesa di tre ore. Sono oltre 400 le persone testate nella sola giornata di sabato, e altrettante se non di più in quella di domenica. Una situazione «scandalosa» per il direttore della Moncucco Christian Camponovo. «Ci siamo ritrovati ad essere l'unica struttura sanitaria nel Luganese e nel Sottoceneri ad effettuare tamponi nel weekend. Tutti parlano di responsabilità, ma poi nei giorni festivi nessuno rimane aperto». 

Già sabato Pharmasuisse aveva suonato un campanello d'allarme, parlando di "tutto esaurito" nelle farmacie. Secondo Camponovo la stessa situazione rischia di ripetersi nel weekend di Capodanno: e la Moncucco punta il dito contro il Cantone. «Abbiamo già scritto a Bellinzona settimana scorsa, i problemi erano previsti. Se siamo davanti a un problema di salute pubblica, ci aspettiamo che il Cantone intervenga di conseguenza». Il riferimento è all'appello lanciato settimana scorsa dal medico cantonale Giorgio Merlani, che ha invitato la popolazione a testarsi il più possibile. «Chi fa gli appelli - polemizza Camponovo - dovrebbe poi anche preoccuparsi di poter dare una risposta adeguata». 

La clinica Moncucco intanto ha potenziato il check-point con tre linee parallele - «di più non è possibile» - e invita chi non ha sintomi a posticipare il test ai prossimi giorni. Finora l'esito dei test sembra confermare il trend nazionale, che vede la nuova variante ormai prevalente o avviata a diventarlo in fretta. 

Tra le oltre 800 persone testate alla Moncucco il tasso di positività «è molto elevato e senz'altro superiore» al 15 per cento registrato all'inizio della settimana scorsa, anticipa Camponovo. Tra i positivi la percentuale di casi Omicron viaggia verso il 100 per cento, comunque «è già sicuramente oltre l'80 per cento» avverte il direttore. «Il dato è preoccupante e ci attendiamo un aumento dei ricoveri nei prossimi giorni, al massimo tra una settimana».

Al momento gli ospedalizzati alla Moncucco sono stabili, sotto la ventina, mentre venerdì era 104 a livello cantonale. Da oggi scatta lo stop alle visite in ospedale, e si prevede che «a breve sarà necessario sospendere le operazioni elettive, secondo quanto previsto dal dispositivo cantonale». 

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