La ristorazione chiede chiarezza

Il settore confrontato con l'obbligo del certificato Covid è preoccupato per il futuro
LUGANO - Le chiusure, i piani di protezione e ora l'obbligo di certificato Covid. Con la pandemia, il settore della ristorazione è alle prese con un continuo cambiamento delle regole.
La questione è stata discussa oggi a Lugano nell'ambito dell'assemblea di GastroTicino. Un appuntamento a cui ha preso parte anche il presidente nazionale Casimir Plazer, che auspica una maggiore chiarezza da parte del Consiglio federale.
Lo scorso 13 settembre è infatti scattato l'obbligo di certificato Covid nella ristorazione e nelle strutture del tempo libero. Un provvedimento che resterà in vigore almeno fino al prossimo 24 gennaio. Ma il settore chiede quali siano i criteri che potrebbero portare a un'uscita da tale strategia.
Nel frattempo, la ristorazione è confrontata - a livello nazionale - con una calo delle entrate pari al 20%.




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