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LUGANO/WESTLAKE VILLAGEEnergy Vault è pronta a lanciare la "piattaforma accumula energia" negli Stati Uniti

26.08.21 - 06:00
La società con sede a Lugano e in California ha ottenuto tramite SoftBank il poderoso finanziamento
Tipress
La torre di prova a Castione.
La torre di prova a Castione.
Energy Vault è pronta a lanciare la "piattaforma accumula energia" negli Stati Uniti
La società con sede a Lugano e in California ha ottenuto tramite SoftBank il poderoso finanziamento
La piattaforma che utilizza le gru e la forza di gravità per immagazzinare energia in blocchi da 35 tonnellate verrà lanciata sul mercato da ottobre negli Usa e nel 2022 in Europa, Medio Oriente e Australia.

LUGANO/WESTLAKE VILLAGE (CALIFORNIA) - Nessuno ci fa caso, ma quando salite le scale con le borse della spesa, immagazzinate, oltre che viveri, energia. Il problema è che la storia finisce lì, prima nel frigo e poi nel piatto.

Ci vuole dunque una scintilla di genio iniziale per sviluppare, su vasta scala, una tecnologia che permetta l’accumulo di questi carichi di energia. L'ormai ex startup ticinese Energy Vault Sa c’è riuscita con il prototipo di torre, la piattaforma EVx, che ad Arbedo utilizza la gravità e un sistema di gru meccaniche per immagazzinare l’energia in blocchi di 35 tonnellate.

L’elettricità muove le gru, il carico viene issato e immagazzinato in cima facendo al contempo crescere la costruzione: quando serve l’energia verrà poi recuperata, per inerzia, smontando con le stesse gru la torre. Facile? Bisognava pensarci. L’idea, che da subito aveva attirato l’attenzione di Bill Gates, sta raccogliendo sempre più fondi per trovare applicazione pratica. La notizia fresca è che Energy Vault - supportata da SoftBank e da Saudi Aramco - è riuscita a raccogliere un finanziamento di 100 milioni di dollari. In precedenza, tra l'altro, aveva siglato una collaborazione con l'italiana Enel.

Dollari perché così va il mercato, ma anche perché la società, con sede a Lugano e a Westlake Village (California), con questi soldi intende lanciare la piattaforma EVx negli Stati Uniti nel quarto trimestre di quest’anno e, nel 2022, in Europa, Medio Oriente e Australia.

Un’iniezione di liquidi che promette bene anche dal profilo ambientale. Anche perché, come spiegato a Reuters dal “chief executive” Roberto Piconi, per comporre i blocchi da 35 tonnellate possono essere usati materiali di scarto. Ma soprattutto l’azienda mira a superare l’ostacolo che più tormenta le società elettriche, la capacità d'immagazzinare energia quando il sole non splende e il vento non soffia.

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