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MENDRISIO

I bambini si insediano in Municipio

Mendrisio aderisce al progetto internazionale "La città delle bambine e dei bambini".
tipress
I bambini si insediano in Municipio
Mendrisio aderisce al progetto internazionale "La città delle bambine e dei bambini".
Diventa così città pilota a livello svizzero di un' esperienza di promozione dei diritti dell’infanzia.
MENDRISIO - Bambine e bambini entusiasti ed emozionati hanno ricevuto nella sala del Consiglio comunale i loro attestati di consigliere e consigliera, firmati in diretta dal sindaco Samuele Cavadini. Una cerimonia, quella che si è svolta oggi,...

MENDRISIO - Bambine e bambini entusiasti ed emozionati hanno ricevuto nella sala del Consiglio comunale i loro attestati di consigliere e consigliera, firmati in diretta dal sindaco Samuele Cavadini. Una cerimonia, quella che si è svolta oggi, che va ben oltre il valore simbolico.

La città delle bambine e dei bambini è infatti un progetto concreto che promuove attivamente la partecipazione delle bambine e dei bambini nella vita della comunità. Avviato dal Dicastero politiche sociali (Ufficio famiglie e giovani) in stretta collaborazione con il Dicastero istruzione, il progetto fa di Mendrisio la prima città pilota a livello svizzero.

«I bambini e le bambine – osserva la capa Dicastero politiche sociali Françoise Gehring - rappresentano una delle categorie sociali che animano la vita comunitaria e contribuiscono ad arricchire lo sguardo degli amministratori e delle amministratrici comunali. Sono anche in grado di rappresentare l’altro, il diverso, stimolando l’adulto ad avere una percezione della realtà più completa e inclusiva. La città dei bambini e delle bambine si propone pure di restituire anche ai più piccoli lo spazio pubblico della città».

Per Samuel Maffi, capo Dicastero istruzione, questo percorso innovativo ha un’importante rilevanza pedagogica: «Questo progetto fornisce importanti strumenti di educazione a una cittadinanza attiva in una società democratica, perché la partecipazione è un elemento fondamentale di stabilità democratica. Da qui l’importanza di riflettere su alcune questioni, quali la funzione della partecipazione nello sviluppo sostenibile e il posto della scuola nell’educare alla partecipazione e quindi alla democrazia».

Per i due municipali, La città dei bambini e delle bambine è dunque un investimento nella Mendrisio del futuro.

Il progetto - Nato a Fano nel maggio 1991, il progetto è stato ideato ed è tuttora coordinato da Francesco Tonucci (2015). Il preciso intento politico è di contribuire a promuovere un cambiamento di paradigma nel governo della città, assumendo la bambina e il bambino, al posto dell’adulto lavoratore auto-munito, quale parametro di riferimento della qualità della vita sociale. La premessa teorica, che legittima questo cambio di prospettiva, risiede nella convinzione che la centratura sui bisogni di bambine e bambini assicuri agli/alle abitanti una città sicura, inclusiva e garante delle diversità: uno spazio urbano che incrementi la qualità della vita per tutti e per tutte.

Sviluppi operativi
Con il supporto dei Dicasteri politiche sociali, ambiente e istruzione, l’Ufficio famiglie e giovani della Città si occuperà di coordinare le sedute del Consiglio e di organizzare laboratori ludico/creativi che affronteranno vari temi riguardanti la progettazione di spazi urbani, la mobilità in autonomia e l’elaborazione di proposte e idee da sottoporre al Municipio. Valorizzando le competenze, peculiari di questa fascia di cittadine e cittadini, quali la creatività, la fantasia, la curiosità e il saper giocare da soli e con gli altri, diverranno questioni centrali l’inclusione delle diversità e la sensibilità rispetto ai bisogni altrui. La Città acquisirà, quindi, un’ulteriore e preziosa chiave di lettura, al fine di orientare i progetti futuri e le scelte di governo.

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