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Scandalo AutoPostale: s'indaga sugli inviti al Pardo

Pranzi, cene, pernottamenti offerti a dipendenti pubblici. La Procura federale sospetta uno "scambio di favori"
tipress
Scandalo AutoPostale: s'indaga sugli inviti al Pardo
Pranzi, cene, pernottamenti offerti a dipendenti pubblici. La Procura federale sospetta uno "scambio di favori"
BERNA - Ci sono anche degli inviti al Locarno Film Festival nel calderone dello scandalo AutoPostale. L'inchiesta sui sussidi indebiti si allarga: la Procura federale sta indagando su presunti "scambi di favori" tra alcuni dipendenti della Confederaz...

BERNA - Ci sono anche degli inviti al Locarno Film Festival nel calderone dello scandalo AutoPostale. L'inchiesta sui sussidi indebiti si allarga: la Procura federale sta indagando su presunti "scambi di favori" tra alcuni dipendenti della Confederazione - in particolare dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT) - e il Gigante Giallo.  

Il procedimento - ha riferito oggi il Blick - è per ora contro ignoti. L'ipotesi di reato: delle possibili concessioni di vantaggi. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha confermato oggi a Keystone-ATS una notizia anticipata dal Blick. 

Più di un anno fa, il 22 marzo 2019, l'MPC aveva già ricevuto una denuncia penale dall'Ufficio federale di polizia (fedpol). Sulla base di tale denuncia, l'MPC aveva avviato un procedimento penale contro ignoti per sospetta concessione di vantaggi. Al momento, il MPC non fornisce ulteriori dettagli.

Secondo il Blick l'MPC indaga se i dipendenti dell'UFT e i collaboratori di aziende di trasporto si siano reciprocamente conferiti dei vantaggi. Secondo fonti del Blick, ai dipendenti dell'UFT sarebbero stati offerti costosi inviti al Festival del film di Locarno con pranzi e pernottamenti. Non è tuttavia chiaro se si tratti veramente di questo.

Le irregolarità riguardo ai sussidi percepiti indebitamente da AutoPostale sono venute a galla nel 2018. Hanno portato al rimborso di 205 milioni di franchi a Confederazione, Cantoni e Comuni e alle dimissioni dell'allora Ceo della Posta Susanne Ruoff.

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