Il governo vuole "pensionare" le Arp

Verranno sostituire con un nuovo ente: le Preture di protezione
BELLINZONA - Nell'immaginario comune, sono spesso associate alla polemica. Tempo fa è nata anche un'associazione per chiederne l'abolizione. Ora le Autorità regionale di protezione (Arp) cambiano nome e pelle. Il governo ha messo mano agli enti che, in Ticino, si occupano della protezione dei minori e delle persone sotto curatela.
Il Consiglio di Stato - si legge in una nota odierna - vuole creare una nuova autorità giudiziaria, specializzata nel diritto di protezione. La decisione arriva al termine di un lungo confronto, in cui è stato attivato un gruppo di esperti e rappresentanti istituzionali per analizzare problematiche e soluzioni.
Conclusione: le Arp (come le conosciamo) devono andare in pensione. E lo faranno a partire dall'anno prossimo, al termine di un percorso che - si legge - le trasformerà «da autorità amministrative comunali ad autorità giudiziarie cantonali».
La riorganizzazione prevede, nell'ambito del diritto di famiglia, una suddivisione di competenze tra le nuove Preture di protezione e le attuali Preture, che si occuperanno dei casi attribuiti dal Codice civile al "giudice di prima istanza".
I vantaggi della riforma? Una maggiore «autorevolezza derivante dalla natura giudiziaria dell’autorità, che rafforzerà pure il suo riconoscimento verso l’esterno anche per quanto riguarda le vertenze internazionali» si legge nella nota. I prossimi passi: il Dipartimento delle istituzioni preparerà un messaggio da presentare entro fine anno al Parlamento. La riforma rientrerà nel grande progetto "Ticino 2020" mirato a ripartire le competenze - amministrative e finanziarie - del Cantone e dei Comuni nei prossimi anni.




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