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LUGANO

Troppa gente in giro, la Città si chiude

Le aree a lago non saranno più accessibili al pubblico. Posticipata anche l'apertura del Lido.
Troppa gente in giro, la Città si chiude
TiPress - foto d'archivio
Troppa gente in giro, la Città si chiude
Le aree a lago non saranno più accessibili al pubblico. Posticipata anche l'apertura del Lido.
Già chiusi la foce, la zona antistante a Piazza Manzoni, l’area di svago a Brè e il posteggio per camper in via Tassino.
LUGANO - Le aree a lago di fronte a Piazza Bossi e a Villa Castagnola, la zona lago della Lanchetta, l'area con panchine in Via Riviera, la strada (e il parcheggio) che conduce alla Chiesa di Santa Maria d’Ongero a Carona saranno chiuse al pubb...

LUGANO - Le aree a lago di fronte a Piazza Bossi e a Villa Castagnola, la zona lago della Lanchetta, l'area con panchine in Via Riviera, la strada (e il parcheggio) che conduce alla Chiesa di Santa Maria d’Ongero a Carona saranno chiuse al pubblico fino a nuovo avviso. Una decisione presa oggi dal Municipio di Lugano per disincentivare i contatti personali e ridurre il rischio di contagio da coronavirus.

«La decisione è stata presa poiché nonostante l’appello a limitare gli assembramenti, queste aree hanno continuato a essere frequentate da molte persone» scrive il Municipio.

Altre zone già chiuse - Negli scorsi giorni l’Esecutivo ha implementato misure analoghe per evitare gli assembramenti: in particolare è stato vietato l’accesso alla foce del Cassarate, al sentiero di Gandria e sono stati chiusi la zona lago antistante a Piazza Manzoni e a Palazzo Civico, l’area di svago a Brè e il posteggio riservato ai camper in via Tassino.

Posticipata l'apertura del Lido - Considerata la situazione attuale, la tradizionale apertura primaverile del Lido di Lugano prevista il 1. maggio non avrà luogo. Una nuova data per l'avvio di stagione del Lido e delle altre strutture sportive sarà definita al momento in cui vi saranno aggiornamenti positivi sull'evoluzione pandemica e quando le misure precauzionali introdotte da Confederazione, Cantone e Comune - in particolare il divieto di assembramento - saranno abolite.

E potrebbero chiuderne altre - Il Municipio sta monitorando anche altre zone in cui, con l’arrivo della bella stagione, potrebbe essere necessario limitare l’accesso a tutela del rispetto delle norme di sicurezza e distanza sociale. Ad esempio le zone di Madonna D'Arla e del Monte Creda, dove sarà posata una segnaletica per sensibilizzare l'utenza al rispetto delle disposizioni, così da non doverne decretare la chiusura.

«La Città ringrazia la popolazione e chiede di continuare a seguire le indicazioni federali, cantonali e comunali, evitando in particolare di uscire di casa se non per comprovate necessità. Limitare la diffusione dei contagi è responsabilità di tutti».

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