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BALERNA

Ultimo sforzo per una "casa del carnevale" più accogliente

Gran parte della ristrutturazione del capannone situato a due passi dal Palapenz è stata ultimata. Ma servono ancora 50mila franchi
Ultimo sforzo per una "casa del carnevale" più accogliente
tio.ch/20minuti - D.Giordano
Ultimo sforzo per una "casa del carnevale" più accogliente
Gran parte della ristrutturazione del capannone situato a due passi dal Palapenz è stata ultimata. Ma servono ancora 50mila franchi
BALERNA - 50mila franchi. È questa la "richiesta d'aiuto" lanciata dal Gruppo Capannone Carri Carnevale (GCCC). Soldi che serviranno a completare la ristrutturazione dell'edificio situato a due passi dal Palapenz, una sorta di "casa del c...

BALERNA - 50mila franchi. È questa la "richiesta d'aiuto" lanciata dal Gruppo Capannone Carri Carnevale (GCCC). Soldi che serviranno a completare la ristrutturazione dell'edificio situato a due passi dal Palapenz, una sorta di "casa del carnevale" momò. 

Uno spazio adeguato - Il Ticino è infatti (anche) terra di carnevali. Nel nostro Cantone (quasi) ogni Comune ha il suo, più o meno conosciuto che sia. E le guggen, i gruppi e i carri allegorici sono parte integrante e fondamentale della riuscita di queste manifestazioni. Non è però sempre facile trovare degli spazi dove poter arrangiare i brani, provare le coreografie o assemblare figure di cartapesta. Per questo, proprio con l'obiettivo di offrire ai giovani (e non) uno spazio adeguato è nato il Gruppo.

Cinque coinquilini - «Diamo la possibilità, e non è scontato, a cinque gruppi del Mendrisiotto di poter sfilare quest’anno e negli anni a venire nei vari carnevali», spiega Stefano Longhi, presidente del GCCC. La Castello Bene, i Mistun da Mendris, gli Esterefatti di Chiasso, l’NCS (Novazzano) e il Carnevale Nebiopoli hanno infatti trovato casa nel capannone situato a due passi dal Palapenz.

Ristrutturazione quasi completa - Il sodalizio presieduto da Longhi si è occupato della ristrutturazione completa del capannone. «Fino a cinque anni fa - continua Longhi - ci trovavamo in uno stabile fatiscente. Per questo, abbiamo deciso di adoperarci e riattare questo posto». Grazie al sostegno di molte persone, ma anche dei Comuni interessati, sono stati raccolti negli ultimi anni circa 300mila franchi, serviti a rifare il sistema di riscaldamento, l’impianto elettrico, le tubature, i bagni e il tetto, sul quale sono stati posati pure dei pannelli solari. 

Richiesta di aiuto - I lavori però sono ancora in corso e per completare la ristrutturazione dell’edificio - cambiare i cinque portoni e rifare le facciate - servono come detto ancora circa 50mila franchi. Chi volesse contribuire trova tutte le informazioni sulla pagina Facebook del gruppo.

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