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BELLINZONA«Sono scappati tutti lasciando i lavori a metà»

05.03.19 - 08:00
Due palazzi in costruzione abbandonati di colpo in Viale Olgiati. Cosa c’è dietro? Il quartiere si interroga. Intanto, sul fondo sono maturati 600'000 franchi di ipoteche legali
tio/20minuti
«Sono scappati tutti lasciando i lavori a metà»
Due palazzi in costruzione abbandonati di colpo in Viale Olgiati. Cosa c’è dietro? Il quartiere si interroga. Intanto, sul fondo sono maturati 600'000 franchi di ipoteche legali

BELLINZONA – I lavori erano iniziati nel 2017. Da due mesi, invece, tutto è fermo. Quelle due palazzine di Viale Olgiati, a Giubiasco, sono rimaste a metà. Gli artigiani che ci lavoravano si sono dileguati di colpo. E pare che nel frattempo sul fondo in questione siano maturati circa 600'000 franchi di ipoteche legali. Nel quartiere sono in molti a farsi la stessa domanda. E adesso cosa accadrà? «Se ne sono scappati tutti – dice un residente della zona – lasciando i lavori in sospeso».

Tensioni tra proprietaria e committente – Guardando i due edifici, la mente balza subito al “mostro” di Breganzona, palazzo in costruzione abbandonato da anni e tristemente legato a un crac milionario, da cui partì l’inchiesta sulla banca Wir. Stavolta, però, il problema è di tutt’altra natura. Ci sarebbero, infatti, tensioni tra la proprietaria e il committente dei lavori. Moglie e marito.

Addio in fretta e furia – Nel frattempo, si sarebbero accumulati i precetti esecutivi inoltrati dalle varie ditte che non sono state pagate per i lavori eseguiti. Fa riflettere il fatto che l’impresa incaricata per la posa dei ponteggi abbia letteralmente smontato e asportato tutte le impalcature. Sembra avere salutato tutti definitivamente, con tanto di rimozione delle insegne, anche l’azienda a cui erano stati delegati i lavori.

La voce dell’autorità – «Il Municipio – spiega Simone Gianini, capo del dicastero territorio e mobilità –, tramite i propri servizi, ha subito chiesto informazioni alle parti coinvolte e intimato il proseguimento dei lavori. La risposta da parte della direzione, anche a nome della committenza, è stata che ci sono delle problematiche interne tra promotore e proprietaria, in corso di verifica. E che i lavori sarebbero ripresi in primavera».

Margini di manovra – Cosa può fare la Città in casi del genere? Trattandosi di edilizia privata i margini di manovra sono ridotti. «Oltre al controllo costante e alla pressione tramite diffide – riprende Gianini – l’unico strumento che la legge edilizia offre in casi del genere, rari e su cui il Municipio evidentemente nulla può, è la revoca della licenza edilizia e l’intimazione del riordino del fondo allo stato originario. Questo, però, solo se il cantiere non dovesse riprendere nei modi e tempi usuali».

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COMMENTI
 

moma 5 anni fa su tio
Qualcuno nel blog si dimentica che gli svizzerotti ticinesi sfamano giornalmente 60'000mila italiani.

curzio 5 anni fa su tio
Risposta a moma
E si dimentica anche dei vari mucchi di macerie finanziarie lasciate dai suoi connazionali, sedicenti imprenditori, che in Ticino hanno trovato terra fertile per freg... ehm... fare affari.

F/A-18 5 anni fa su tio
@ Giuseppe Giacalone, i ticinesi danno sempre la colpa ai frontalieri ? Ma non è come per gli italiani che fanno sempre la colpa agli immigrati ???

Jampi 5 anni fa su tio
Abbiamo appena respinto una legge che voleva limitare un po le costruzioni

F/A-18 5 anni fa su tio
Risposta a Jampi
Si bravo, limitiamo un po' anche il tuo lavoro sempre che lavori, facciamo che stai a casa due o tre anni senza stipendio, poi ne riparliamo, sempre che sopravvivi, cordiali saluti neh.

F/A-18 5 anni fa su tio
Ogni costruzione, grande o piccola che sia, va di pari passo con il promotore/proprietario di turno e con la sua serietà ed onestà. Questa opera chiaramente non fa eccezione, si vede che i promotori difettano in qualcosa sicuramente. Speriamo solo che qualcuno non abbia anticipato soldi quale anticipo sulla vendita perché sarebbero tutti soldi persi.

Evry 5 anni fa su tio
Aprite le porte ai investitori e imprenditori stranieri e poi vi lamentate, mettete la testa sotto la sabbia come gli struzzi e vergognatevi,

SosPettOso 5 anni fa su tio
"...riordino del fondo allo stato originario..." In tempo di carnevale, ha fatto la battuta! Una volta che son finiti (spariti?) i soldi, non ce n'è nemmeno per il riordino... Il comune dovrebbe controllare da vicino. Al momento che i debiti superano il valore di terreno + opere già costruite ritirare e ridistribuire tra i creditori con un termine preciso per il termine dei lavori. In caso contrario esproprio.

Bacaude 5 anni fa su tio
Non c'è la volontà politica di fare controlli preventivi sulla solidità di certe imprese. Inoltre la scellerata pratica di cominciare a prima a costruire, poi "vediamo se li vendiamo tutti, tanto con la metà siamo già rinetrati nei margini", ha reso tutto ancora più selvaggio. Le modalità ci sarebbero. Controlli preventivi, aggiornamenti sullo stato lavori, penali pesanti. Siamo però in un Cantone che agli imprenditori, nostrani e non , concede tutto. Non mi meraviglierei di trovare le mogli o i figli di qualcuno di questi soggetti in una nuova gabola l'anno prossimo.

flowerking 5 anni fa su tio
Dovrebbero rilasciare le licenze edilizie solo a coloro che sono "sani" finanziariamente (previo visione degli estratti UEF e/o di un serio piano di finanziamento bancario o assicurativo).

bananasplit 5 anni fa su tio
...che problema c'è :- )) ... fra 1 qualche mese occupino i palazzi gli alternativi ... semplicemente

mombelli 5 anni fa su tio
Indagare PRIMA di dare via libera a tutti quanti ... !

ctu67 5 anni fa su tio
quella di rubare i soldi degli anticipi ...una moda dilagante... risparmi di una vita buttati in auto di lusso
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