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LUGANOAllarme WhatsApp: riusciremo ancora a gestirlo?

27.02.19 - 07:02
L’utente cerca sempre più privacy. Ma all’orizzonte potrebbe esserci la minaccia di una maxi fusione. Il trend analizzato da Lorenzo Cantoni, specialista in nuove tecnologie
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Allarme WhatsApp: riusciremo ancora a gestirlo?
L’utente cerca sempre più privacy. Ma all’orizzonte potrebbe esserci la minaccia di una maxi fusione. Il trend analizzato da Lorenzo Cantoni, specialista in nuove tecnologie

LUGANO – La tendenza è in atto ormai da diversi mesi. Sempre più persone modificano le impostazioni del proprio profilo WhatsApp in modo da non mostrare agli altri utenti la data e l’ora dell’ultimo accesso. Stesso discorso per la possibilità di fare vedere all’interlocutore se il messaggio è stato letto. «La spunta blu – evidenzia Lorenzo Cantoni, specialista in nuove tecnologie – è senz’altro interessante. Ma costituisce anche una forte intrusione nella vita privata del destinatario. Lo stesso si può dire della possibilità di sapere l’ultima volta in cui una persona è stata attiva sull’applicazione».

Come sta cambiando l’uso di WhatsApp da parte della gente?
«Col prendere coscienza di tali effetti non desiderati, molti hanno iniziato a regolare con più attenzione i parametri del servizio. Così da tutelare maggiormente la propria privacy: segno di un’accresciuta consapevolezza e maturità nell’uso dei servizi di social networking. Mi chiedo, tuttavia, se questa situazione possa durare anche in futuro...»

In che senso?
«In un articolo pubblicato lo scorso 24 gennaio sul Wall Street Journal, Mark Zuckerberg ricorda che in febbraio Facebook celebra il suo 15esimo compleanno. E anticipa la possibile fusione tra Facebook Messenger, WhatsApp e Instagram».

Questa fusione è una minaccia per la privacy degli utenti di WhatsApp?
«Molti osservatori hanno fatto notare che questo potrebbe avere come conseguenza una riduzione del livello di sicurezza e di privacy di WhatsApp. Il tutto in favore di un’ulteriore acquisizione di dati degli utenti e di ulteriori opportunità di distribuire messaggi pubblicitari micro-targhettizzati. Attualmente WhatsApp è l’unico servizio dei tre che usa la criptazione».

In linea teorica, l’acquisizione di dati a scopi pubblicitari serve per migliorare l’esperienza degli utenti. Non concorda?
«Da una parte sì. Ma è un aspetto che aggiunge preoccupazioni a chi ha a cuore la propria e altrui privacy. WhatsApp è un servizio estremamente comodo, e diffusissimo anche tra persone non particolarmente esperte di tecnologie digitali. Offre opportunità interessantissime per rimanere in contatto con persone e gruppi. Mentre all’inizio i messaggi trasferiti tramite questo servizio erano leggibili dal gestore del servizio, in seguito sono stati criptati, così da essere leggibili solo al mittente e ai destinatari».

Cosa accadrà?
«Presto per dirlo. Di certo, come spesso succede in casi simili, gli utenti si stanno rendendo conto a poco a poco non solo delle straordinarie opportunità di questo servizio, offerto gratuitamente, ma anche di possibili usi non desiderati da parte di altri utenti, così come di altri “effetti collaterali”».

Ci fa qualche esempio, oltre a quelli già citati?
«Si corre ai ripari, ad esempio, per le notifiche di nuovi messaggi, la modalità “silenziosa” è sempre più diffusa. Soprattutto se si partecipa a gruppi numerosi. Spesso portano a continue distrazioni e sollecitazioni. Per esempio, i gruppi WhatsApp realizzati da studenti possono essere attivi a tutte le ore del giorno e della notte. E le notifiche acustiche possono tenere svegli giovani che farebbero meglio a riposare per affrontare al meglio il prossimo giorno di scuola».

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COMMENTI
 

buonumore 5 anni fa su tio
Esattamente! Se serve si molla WA e passiamo a una delle valide alternative... almeno fino al prossimo acquisto di Zuckerberg.

Frankeat 5 anni fa su tio
"E le notifiche acustiche possono tenere svegli giovani [...]" Ma metterlo su "Silenzioso", "Modalità aereo" oppure spegnerlo quando si va a letto, non viene neanche presa in considerazione come possibilità?

Um999 5 anni fa su tio
Ma smettetela, si fa di tutto per mettersi in mostra e poi non vorrebbe far sapere quando sono nato, vogliono partecipare su tutto e tutti ma non vogliono essere disturbati, ti dicono e postano qualsiasi cosa della vita privata ma poi da fastidio lo spunto di colore blu ... e così via. Ma daiiii finiamola con questa ipocrisia da degenerati mentali colti ... che studio che c’è dietro .... l’unica osservazione positiva sulle notifiche acustiche per i giovani, così non vengon svegliati di notte e possono arrivare a scuola più riposati e di conseguenza più svegli.

Laika1 5 anni fa su tio
Risposta a Um999
Bravo hai detto una cosa giustissima!!!! E se uno non vuole far sapere le sue cose non usa i social!!!

Asdo 5 anni fa su tio
Non è che esista solo quell"alternativa sul mercato in caso d'acquisizione di Facebook se si volesse cambiare. Ad esempio c'è anche Telegram o Line (e probabilmente molti altri meno famosi)

curzio 5 anni fa su tio
Risposta a Asdo
Il presupposto è che anche i tuoi interlocutori traslochino su una applicazione alternativa.

neuropoli 5 anni fa su tio
Risposta a Asdo
Telegram secondo me è meglio di WhatsApp, ma purtroppo sono costretto ad usare quest'ultimo, in quanto il 95% degli amici usano quello.
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