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Philipp Plein nella bufera: pubblicità «vergognosa»

Di nuovo polemica sullo stilista trapiantato a Lugano. Questa volta per una scelta di marketing «inaccettabile» secondo Unia
Philipp Plein nella bufera: pubblicità «vergognosa»
Di nuovo polemica sullo stilista trapiantato a Lugano. Questa volta per una scelta di marketing «inaccettabile» secondo Unia
LUGANO - Philipp Plein fa ancora discutere. Dopo le pizze e il sushi a domicilio, lo stilista tedesco trapiantato a Lugano è tornato al centro di polemiche, durante il weekend del Black friday. Il casus belli è una campagna pubblicitari...

LUGANO - Philipp Plein fa ancora discutere. Dopo le pizze e il sushi a domicilio, lo stilista tedesco trapiantato a Lugano è tornato al centro di polemiche, durante il weekend del Black friday. Il casus belli è una campagna pubblicitaria giudicata da molti offensiva, in cui i saldi vengono accostati (con gusto discutibile) alla Giornata contro la violenza sulle donne, che cadeva ieri. 

Nelle immagini compare una donna in abiti discinti, uccisa da un "killer dei prezzi", con la scritta: «Uccidiamo con i prezzi migliori». Sul proprio profilo Instagram, Plein ha rilanciato con lo slogan «l'amore che ferisce fa stare così bene». 

Diverse le reazioni di condanna. Il Comune di Milano ha fatto rimuovere ieri sera un cartellone esposto in un negozio del marchio in corso di Porta Venezia, nel capoluogo lombardo. L'immagine aveva suscitato sdegno in rete ed è stata stigmatizzata anche dal sindaco milanese Giuseppe Sala come «un esempio da non seguire». 

Oggi è il sindacato Unia ad andare all'attacco, ricordano gli "scivoloni" dello stilista che «a prescindere se preferisca pizza o sushi» è invitato a «rispettare le leggi in vigore e la dignità delle persone». Così il sindacalista Giangiorgio Gargantini, che su Facebook ha definito «vergognosa, insopportabile e inaccetabile» la campagna del marchio luganese .

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