Ci sono le precoci. E ci sono le tardive. Benvenuti nel mondo delle castagne spiegate da Marco Conedera, ingegnere forestale
LUGANO - Ci sono quelle precoci e quelle tardive. Tante sono le varietà di castagne presenti sul nostro territorio. «Si possono distinguere dal riccio e dall'albero stesso», ci spiega Marco Conedera, ingegnere forestale, durante una breve escursione in una selva castanile nostrana.
In Ticino la castagna ha da sempre avuto un ruolo importante. Per secoli è stata uno dei pilastri dell’alimentazione contadina. Oggi ha certamente un ruolo più marginale nell’alimentazione, ma non per questo vengono dimenticate tradizioni, ricette e territori ad essa legati. Le selve castanili diventano attrazioni turistiche, si fa l’inventario dei castagni monumentali, si creano nuove specialità gastronomiche.
Insomma, non è certo un prodotto dimenticato dai ticinesi che, annualmente, ne raccolgono dalle 50 alle 60 tonnellate. Bollite, trasformate in farina, o semplicemente cotte sul fuoco. Sono innumerevoli gli usi di questo nutriente frutto della terra.