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LUGANOPapà separati “spremuti” dall’ex, anche se non erano sposati

10.07.18 - 08:28
Le nuove norme stanno mettendo in difficoltà economiche parecchi padri reduci dalla fine di una storia. A Berna non si fa dietrofront. Il divorzista: «Vedremo sempre più casi simili»  
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Papà separati “spremuti” dall’ex, anche se non erano sposati
Le nuove norme stanno mettendo in difficoltà economiche parecchi padri reduci dalla fine di una storia. A Berna non si fa dietrofront. Il divorzista: «Vedremo sempre più casi simili»  

LUGANO – Una lunga battaglia legale, che lo porterà, probabilmente, a dovere mantenere la sua ex compagna. Anche se di fatto i due non sono mai stati sposati. Storia di Franco, 46enne di Lugano. «Sono sfinito – dice –. Ho due bambini. Li voglio mantenere. Ma non capisco perché le autorità vogliano che mantenga anche la mia ex convivente». Eppure, ora lo dice la legge. Quella voluta dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga ed entrata in vigore a gennaio 2017. «Non conta più se una coppia è sposata o no – sottolinea Daniele Jörg, avvocato divorzista –. Adesso vale il principio dell’accudimento. Chi si occupa dell’accudimento dei figli va sostenuto economicamente dall’ex partner che lavora. Vedremo sempre più casi simili».

Uomini in ginocchio – Le statistiche indicano che in Svizzera oltre un matrimonio su due va a rotoli. Ma dicono anche che circa la metà delle coppie non sposate si separa comunque. E considerando che il 20% dei figli nasce al di fuori del contesto matrimoniale, si capisce bene l’entità del problema. «La legge – polemizza Gianfranco Scardamaglia, coordinatore del movimento Papageno – indica che il genitore affidatario può evitare di lavorare finché l’ultimo dei figli ha 10 anni. Ora questa direttiva è estesa a tutti i papà separati, indipendentemente dal fatto che fossero sposati. Berna ha creato una legge che mette in ginocchio ulteriori decine di padri».

Il bene del bambino – A Berna non si fa dietrofront. Anzi. «Ogni bambino – spiega Folco Galli, portavoce dell’Ufficio federale di giustizia – ha diritto a un contributo di mantenimento che gli assicuri non solo la copertura dei costi diretti, come ad esempio l’alimentazione e i vestiti. Ma anche l’accudimento migliore per lui. Come quello di un genitore che, di regola, riduce l’attività lavorativa per potersene occupare».  

Stop alla discriminazione – Sino all’entrata in vigore delle nuove regole, questa possibilità era garantita solo in caso di genitori divorziati. «In assenza di matrimonio, invece – prosegue Galli – , il genitore che dopo la fine della vita in comune accudiva il figlio doveva provvedere da solo al proprio sostentamento. Il figlio di genitori non sposati era quindi discriminato rispetto al figlio di genitori sposati e divorziati».

La sentenza che fa scuola – E c’è una sentenza del Tribunale federale, datata 17 maggio 2018, che fa scuola. «Garantire l’accudimento di un figlio all’ex partner – prosegue Galli –, significa permettergli di essere presente nell’educazione del bambino. L’importo versato a questo titolo deve pertanto corrispondere a quello mancante al sostentamento del genitore che ha ridotto la sua attività lucrativa per occuparsi del figlio».

Scenari che vanno valutati in anticipo – «Il minimo vitale del genitore debitore – precisa Jörg – va comunque rispettato. Insomma, non esiste che un padre, che magari guadagna solo 3.000 franchi al mese, faccia la fame per mantenere l’ex compagna». Il divorzista invita i potenziali genitori non sposati a valutare tutti gli scenari possibili, ancora prima della nascita del bambino. «Questi aspetti vengono sempre sottovalutati. Poi, quando purtroppo le cose accadono, è troppo tardi per pensarci».

 

La curiosità: in alcuni casi, la realtà si capovolge
Si fa presto a generalizzare. I numeri, per ora limitati a poche decine di situazioni, indicano però che non sempre è il papà a dovere mantenere l’ex compagna. Accade anche il contrario. Il caso più frequente? Donna lavoratrice, uomo disoccupato, e che dunque si occupa di curare i figli. In circostanze simili, può essere la donna a dovere versare una cifra tale per cui al bambino possa essere garantita la presenza di un genitore che si occupi di lui.  

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COMMENTI
 

siska 5 anni fa su tio
...avendo passato l'infanzia e l'adolescenza (anche dopo) con dei genitori problematici ahimé..come pure oggi mi capita di "buttare" l'occhio su certi individui sia uomini che donne e mi pongo molte domande come immancabilmente mi scende un'amara tristezza verso questi figli che sono bambini/e in mano a gente che non é mai cresciuta, egoista e totalmente ignara che nella vita non si deve mai rubare l'infanzia. Per il resto e per fortuna conosco persone che hanno fatto di tutto per i propi figli anche con sacrifici non da poco e li stimo molto.

Bacaude 5 anni fa su tio
Bisogna cominciare a cambiare paradigma. Molti uomini sono migliori, più presenti e più adatti delle loro rispettive compagne a crescere ed educare i figli. Si cominci a prendere coscienza di questo e ad affidare i figli ai padri. O ad applicare la custodia alternata che, laddove non vi siano impedimenti gravi, sta facendo scuola in molti paesi del Nord Europa. Apparentemente più difficile dal punto di vista orfganizzativo presenta l'indiscusso vantaggio per i figli di avere 2 figure genitoriali di riferimento e di non avere diatribe circa il manenimento perchè nessuno paga l'altro. Con ricadute positive anche in termini di costi sociali.

lilo86 5 anni fa su tio
Si parla sempre della parità dei sessi! Avere ragione ed incassare stranamente sono sempre le donne!

Verbania 5 anni fa su tio
Risposta a lilo86
Che coraggio... di solito a fare la fame sono le ragazze madri o madri single ... Sai quelle che si ritrovano da sole dopo che il padre del bambino si è dato alla fuga. I bambini restano sul groppone di chi li ha portati in pancia per 9 mesi. La scelta dei giudici, in caso il padre non sia uccel di bosco, va verso la madre che ha sostenuto la gravidanza e che non ha ABORTITO.

siska 5 anni fa su tio
Qui che ci vanno sempre e comunque di mezzo sono i figli sempre solo i figli. Quando due adulti decidono di mettere al mondo figli dovrebbero anche immaginare che potrebbero divorziare e si può divorziare pacificamente senza guerre post matrimoniali. Io a certi genitori a ga daresi dees (10) pesciaad in dal c....e gli direi come fine della storia, imparate la creanza con il tempo che vi avanza soprattutto per i vostri figli che hanno tutti i diritti di crescere in ambienti sani e tranquilli.

TI.CH 5 anni fa su tio
La storia ci insegna che "QUANDO C'è DI MWZZO UNA DONNA ANCHE L'UOMO PIÙ INTELLIGENTE DIVENTA SCEMO" Prima di legarsi ad una compagna e magari sposarsi meglio valutare tutte le conseguenze che una separazione procura, stipulare un contratto che vada bene per tutti; in primis la protezione dei figli. La parità dei sessi che viene decantata alla grande a mio avviso penso che le donne la guardano maggiormente per il salario di quelle che hanno un posto di lavoro e trascura la casalinga che bada alla casa e alla prole. Vi siete mai domandati quante ore fa una casalinga al giorno? e che non viene pagata per le ore che lavora? Per fortuna di casalinghe vere ne esistono ancora pensate che se le nostre mogli ci presentassero il conto delle ore che fanno con le tariffe regolamentari anche dello stipendio minimo come faremo a pagarle con lo stipendio che un uomo percepisce? perciò prima di convivere o sposarsi e fare figli sarebbe veramente chinarsi seriamente sul problema. Ci sono pure donne che fanno i calcoli (mi soso, faccio un figlio, divorzio e mi mangio la casa del marito e buona parte della sostanza se ne ha mi faccio mantenere.) Cara Simonetta pensi che hai valutato veramente tutte le situazioni? A ma pare di NO. (parlo delle vere casalinghe non di quelle che si fregiano del nome casalinga e non fanno quello che una casalinga dovrebbe fare),

Bacaude 5 anni fa su tio
Mi dispiace caro amico. Ho scritto Custodia Alternata che è la parola esatta per descrivere il fatto che i bimbi passino metà settimana con la madre e metà con il padre. Il padre non ha obbligo di alimenti e la madre nemmeno. In 2 casi sui 3 che conosco le madri erano furenti per la decisione del giudice.

Bacaude 5 anni fa su tio
Tutti questi discorsi hanno molti punti di verità. Mi sembra di capire che la linea da varcare sia l'affido ai padri (almeno la custodia alternata). Che le madri siano meglio dei padri per accudire i figli lo trovo davvero un preconcetto. Soprattutto oggigiorno quando esistono padri amorevoli che curano i figli, cucinano e si occupano di casa. Consigli ai novelli padri: documentate ciò che fate (andate a colloquio dai docenti, fatevi vedere dai vicini a far la spesa coi bimbi e dalla maestra di danza quando l'accompagnate). Pensateci bene volte prima di far cessare a vostra moglie l'attività lavorativa. Oltre che far bene alle finanze famigliari vi permetterà di dire "ha sempre lavorato. Perchè ora dovrebbe smettere?". Chiaro che occuparsi di bambini non è uno scherzo. Dovete davvero volerlo fare, non certo per ragioni meramente economiche.

SosPettOso 5 anni fa su tio
La legge, nel suo complesso, sarebbe anche equa perché parla di affidamento congiunto, permette di limitare le fughe in altri cantoni al fine di limitare il diritto alle relazioni, Problematico è farla rispettare e farla applicare dalle ARP e dalle Preture che godono della massima libertà di apprezzamento. "...Nel suo apprezzamento, l'autorità non è vincolata, in virtù del principio inquisitorio illimitato che governa il diritto di filiazione, né alle dichiarazioni delle parti né alle prove da loro fornite (DTF 122 III 408, cons. 3d). Il citato principio vale anche per la regolamentazione delle relazioni personali (sentenze del Tribunale federale 5A_69/2011 del 27 febbraio 2012 consid. 2.3; 5C.58/2004 del 14 giugno 2004 cons. 2.1.2). Esso impone all'autorità di chiarire i fatti e prendere in considerazione d'ufficio tutti gli elementi che possono essere importanti per rendere una decisione conforme al bene del minore. L'autorità può istruire la fattispecie secondo il proprio apprezzamento, amministrando finanche le prove in modo inabituale, di propria iniziativa, sollecitare rapporti, anche se tale maniera di procedere non è prevista dal diritto di procedura cantonale (DTF 128 III 411, cons. 3.2.1, pag. 413). Questo principio non dispensa tuttavia le parti dal collaborare attivamente alla procedura e di esporre le proprie tesi (sentenza del Tribunale federale 5A_69/2011 del 27 febbraio 2012, cons. 2.3). ..." In poche parole l'autorità vi può deliberatamente portare sul lastrico a furia di perizie e sedute di mediazione per poi "amministrarne in modo finanche inabituale" (tritacarta) i risultati che non supportano le sue tesi.

Hardy 5 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
Grazie per la delucidazione, anche nel suo intervento precedente.

roma 5 anni fa su tio
...inizieranno anche qui i contratti prematrimoniali all'americana?

SosPettOso 5 anni fa su tio
Risposta a roma
Oppure i voli dal balcone...

curzio 5 anni fa su tio
Leggendo queste notizie.... diventare gay potrebbe essere una valida alternativa!

SosPettOso 5 anni fa su tio
Risposta a curzio
Ci sarebbe anche la vasectomia preventiva, ma ti sfido a trovare un medico disposto a praticarla... Più facile ottenere il cocktail da EXIT.

siska 5 anni fa su tio
Ma solitamente sono a difesa delle donne per quanto riguarda la situazione dei maltrattamenti che in principal modo vengono perpetrati tra le mura domestiche ma e qui c'é un MA, perché non fare lavorare anche le donne e l'uomo può restare a casa con i figli? Trovo che c'é una bella "fetta" di donne (non donne che sono state maltrattate o che il marito/compagno se ne frega) che vi marcia alla grande su questo mettendo in ginocchio l'ex-marito, l'ex-compagno e padre dei suoi figli. Così facendo non si fa altro che ingigantire il problema e cioè: come fa un uomo a pagare giustamente gli alimenti e tutto il resto se ahimé perde l'impiego o gli viene decurtata la paga per xxx motivi inerenti alle organizzazioni interne e aziendali?? Come fa un padre che deve per forza trovarsi un secondo impiego per fare quadrare i conti?? Questo padre deve pur vivere lui stesso e poter far vivere i suoi figli, ma così facendo a causa di queste nuove leggi non si fa altro che buttare benzina sul fuoco e chi ci va di mezzo? I figli. perché la donna se vorrebbe lavorare non lascia che il suo ex-marito si occupi della casa, dell'accompagnamento dei figli a scuola etc etc.?? Siamo un paese allo sbando senza né arte né parte. Poi quello che fa più male in tutte queste dinamiche é la vita di questi bambini e ragazzi.

Libero pensatore 5 anni fa su tio
Purtroppo non potrà mai esistere una legge che risolva i problemi perché, di fatto, quando ci si separa ci si impoverisce tutti. I redditi restano invariati ma i costi si moltiplicano (affitti, abbonamenti vari, eccetera). Vanno evitati gli abusi e forse si potrebbe anche pensare di reintrodurre la nozione di colpa, perché esistono casi (la minoranza) dove qualcuno viene spennato e non ha responsabilità oggettive per la separazione. Sulla questione del lavoro Oni (qua sotto) ha ragione: è estremamente complicato conciliare lavoro e famiglia quindi è evidente che chi accudisce i figli trova parecchie difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro. Ci vorrebbero più strutture a prezzi modici finanziate dallo stato. Sul fatto di “parcheggiare” i bambini ho opinioni diverse, nel senso che per i bimbi è un bene poter socializzare e state con i loro coetanei invece che essere a contatto solo con i genitori. In generale forse prima di decidersi per una separazione varrebbe la pena fare delle valutazioni molto più profonde, magari seguiti da professionisti, che possono aiutare la coppia a superare le difficoltà e, magari, ad evitare la separazione.

MIM 5 anni fa su tio
Uno schifo totale; la parità dei diritti a senso unico (in contromano). I figli sono figli, le ex conviventi sono adulte e vaccinate: che si arrangino come tutti/e. Quando vedremo che figli potranno essere affidati al padre, solo allora il tutto avrà un senso. Femministe incallite, emancipate moderne.. dove siete?

Oni 5 anni fa su tio
I bambini hanno spesso orari non compatibili con una vita lavorativa, dove vivo io fino ai 5 anni si è costretti a pagare un asilo nido, quasi 120fr al giorno, se fai un figlio tendi a non voler che lo cresca qualcun'altro piantandolo in un nido per tutta la settimana, quando poi arriva l'asilo e la scuola hanno 2 "pomeriggi" in cui sono a scuola, lo metto tra virgolette perchè il pomeriggio è dalle 13:30 alle 15:00 quindi una misera ora e mezza.. più tutte le vacanze che hanno ogni 2 mesi hanno 2 settimane e l'estate ne hanno 6. o hai la grande fortuna di avere un posto di lavoro davvero flessibile, dove si può lavorare da casa oppure sei nella cacca e devi restare a casa, oppure spendi un patrimonio e li mandi in costosi doposcuola... uno dei due genitori deve mollare un po' il lavoro è un dato di fatto... non trovo giusto che una volta avvenuto una separazioni si dia al compagno che ha "rinunciato" al lavoro debba pure sentirsi in colpa...

SosPettOso 5 anni fa su tio
Risposta a Oni
Ragionamento sterile basato sul preconcetto che dei figli se ne occupi un solo genitore. Se dei figli se ne occupassero tutti e due i genitori, accumulare ore per prendersi mezza giornata in settimana non sarebbe tremendo.

Oni 5 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
si perchè ci sono così tante aziende che lasciano fare il part time...poi wow mezza giornata dedicata ai figli, impagabile

Bacaude 5 anni fa su tio
Cari padri, In primo luogo sono d'accordo con chi dice di cercarvi una compagna seria e intelligente. Secondo battetevi per i vostri figli. L'unica soluzione è dimostrare al giudice che vi siete sempre presi cura anche voi dei vostri figli. (i padri spesso più presenti e meglio delle madri. Chi dice che la mamma è la mamma vive nell'800). Sono sempre di più anche le sentenze di custodia alternata, cioè metà tempo ad ogni genitore. Più complicate ma migliori dal punto di vista psicologico per i bimbi che crescono nel rispetto di entrambe le figure genitorali. Inoltre migliori socialmente perchè non creano nuovi padri, frustrati e impoveriti che dovranno ricorrere all'assistenza. Producete prove, foto, testimonianze, fate notare che anche lei lavora e dunque non è vero che ha più tempo per i figli (che infatti vengono affidati alle madri per poi strae con le nonne!). E' solo una tradizione piuttosto recente quella che vede i figli affidati esclusivamente alle madri. Provate a fare affidamento sul'intelligenza dei giudici e cambiate questa consuetudine miope e spesso ingiusta. Va detto per correttezza intellettuale che molti padri non vedono l'ora del divorzio per riacquistare la libertà perduta e l'affidamento dei figli diventa un intralcio. Sono allora disposti a pagare il cinico prezzo di avere tutti fuori dalle scatole.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
Sarebbe bello fosse così ma nella maggior parte dei casi è la parte femminile a vincere con il giudice.

SosPettOso 5 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
"...Provate a fare affidamento sul'intelligenza dei giudici ..." Il problema è che simili decisioni le prendono principalmente LE presidenti delle ARP facendo poco uso della legge e molto dei loro pregiudizi. Non v'è peggior cieco di chi non vuol vedere...

Bacaude 5 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
Capisco l'amarezza ma conosco personalmente 3 casi solo in Ticino di custodia alternata. in tutti e 3 i padri si sono battutti come leoni per dimostrare che: anche loro si sono sempre occupati dei figli (foto, filmati, testimonianze ecc.) e che le madri non avevano minimamente ridotto le percentuali di lavoro per accudire i figli ergo i loro avvocati hanno dimnostrato che "se devono stare con le nonne è meglio che stiano un pò con il padre". E' chiaro che si parte svantaggiati ma a volte è possibile. Chiaro che ci vuole un pò d'impegno e buona volontà da parte nostra (padri). p.s. Nella maggior parte dei casi le ARP non vengono nemmeno tirate in ballo.

SosPettOso 5 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
L'autorità parentale congiunta (un gran parolone che non significa assolutamente nulla), si puo' ottenere anche contro la volontà della madre, L'affidamento congiunto si puo' ottenere solo con l'accordo di entrambe i genitori.

Bacaude 5 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
Mi dispiace caro amico. Ho scritto Custodia Alternata che è la parola esatta per descrivere il fatto che i bimbi passino metà settimana con la madre e metà con il padre. Il padre non ha obbligo di alimenti e la madre nemmeno. In 2 casi sui 3 che conosco le madri erano furenti per la decisione del giudice.

Nmemo 5 anni fa su tio
Viviamo in una società perversa per un’infinità di motivi. Il massimo della perversione la raggiungono quei parlamentari, di ogni livello, che menano il torrone emanando leggi che non consentono ai Giudici di valutare adeguatamente ogni singolo caso. @ Cleofe. Anche le donne spendono e spandono …

Hardy 5 anni fa su tio
Non voglio farla facile, se però in Svizzera si fanno pochi figli e abbiamo la più vecchia popolazione d'Europa qualche motivo ci sarà. Poi è vero che siamo un Paese piccolo e tutto quanto, ma credo che le leggi non siano eque nei confronti dei padri.

lancelot_1967 5 anni fa su tio
Risposta a Hardy
Hai perfettamente ragione! Avere più di due figli nel nostro Paese è un lusso che non tutti possono permettersi. Contrariamente alle nazioni limitrofe, Francia in primis, dove lo Stato sostiene e incoraggia (non solo a parole) le famiglie numerose.

Pepperos 5 anni fa su tio
Risposta a Hardy
Lei non tiene conto , che la persona in questione va in assistenza ( percentuale al 70% ) . La nuova legge cerca d'evitare che i costi sono ancora accollati al contribuente. Poi da capire se in seguito TuttA la famiglia va in assistenza.

miba 5 anni fa su tio
Risposta a Hardy
Concordo con quanto hai scritto. Però mi sorge un dubbio.... Non è che la Sommaruga ha poi un ulteriore pretesto per giustificare l'entrata di immigrati? Popolazione più anziana d'Europa, minor forza lavoro, ecc ecc

SosPettOso 5 anni fa su tio
Risposta a Hardy
@Hardy: Sbagli. Le leggi sono molto eque. È l'applicazione che ne viene fatta dalle ARP e dalle preture che è discriminatoria finanche fuorilegge...

Cleofe 5 anni fa su tio
uomini. avete due possibilità. O lo tenete ben stretto nei pantaloni, oppure scegliete una compagna intelligente con cui prolificare. La seconda e' rara..lo so.

KilBill65 5 anni fa su tio
Non trovo giusto che il padre paghi anche la compagna, giusto per i figli.Il padre chi lo accudisce? Fara' la vita da povero per mantenere anche la compagna?....Potrebbe andare a lavorare (la donna) per esempio...Sbagliero' ma questa legge andrebbe modificata nel modo piu' umano possibile per avere piu' vivibilita' per le coppie con figli!!...

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
Vogliono la parità dei sessi. Ma poi...

Equalizer 5 anni fa su tio
La Sommaruga è un Re Mida al contrario, tutto quello che tocca diventa mer...
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