Cerca e trova immobili

MENDRISIO«L’Arp ci impone le regole, ma senza sentire mia figlia»

27.04.16 - 08:01
Lo sfogo di Laura Simonazzi, mamma 46enne: «La mia bimba è un numero». Gli operatori: «Basta attacchi gratuiti»
«L’Arp ci impone le regole, ma senza sentire mia figlia»
Lo sfogo di Laura Simonazzi, mamma 46enne: «La mia bimba è un numero». Gli operatori: «Basta attacchi gratuiti»

MENDRISIO - «Ho deciso di espormi. E spero che questo gesto serva a fare prendere il coraggio ad altri genitori nella mia situazione». Parole dure, quelle di Laura Simonazzi, madre 46enne di Mendrisio. Dopo le accuse sempre più frequenti lanciate da varie personalità politiche (in primis lo psichiatra Orlando Del Don) contro il presunto cattivo operato delle Autorità regionali di protezione (Arp), ora una persona direttamente coinvolta rompe il suo personale silenzio. «Da tre anni ho a che fare con l’Arp in seguito alla separazione da mio marito. Mia figlia di 7 anni è trattata come un numero. Non l’hanno mai sentita».

Rottura difficile - È stata una rottura travagliata quella tra Laura e il suo uomo, condita da 6 mesi presso la casa Sant’Elisabetta di Besso, struttura d’accoglienza per donne in difficoltà. La madre di Mendrisio, che detiene la custodia della bambina, non nasconde i suoi problemi. Ammette di beneficiare di una rendita d’invalidità a causa di un problema fisico. «Ma non per questo sono incapace di intendere e di volere», puntualizza.

Disagio - Non essendo in buoni rapporti con l’ex coniuge, e avendo con lui una figlia minorenne, ecco che la donna si trova a doversi confrontare con l’Arp. La bimba ogni due settimane trascorre il weekend col papà. Tornando a casa a dormire. I genitori non si incontrano durante lo “scambio” della piccola. «Il problema è che la bimba sta vivendo questa situazione con grande disagio. Non è felice. Ha dei blocchi dovuti allo stress, alla stanchezza. Il nostro psicologo dice che questa spossatezza è dovuta alle imposizioni dell’Arp».

Burocrazia - Laura motiva così la sua rabbia. «Lì dentro non c’è né uno psicologo, né un esperto di bambini. Loro applicano le regole e basta. E obbligano mia figlia a fare cose che lei in realtà non vuole fare. Senza nemmeno consultarla. Lei è agitata, triste. Lo dico anche a mio svantaggio: sentite mia figlia, prima di prendere decisioni».

Lavoro al fronte - Dario Leo, segretario dell’Arp di Mendrisio, rimanda le critiche al mittente. «Basta con gli attacchi gratuiti alle Arp. In Ticino ci sono 4000 curatele. La stragrande maggioranza riguarda persone adulte in difficoltà. Per dipendenze varie, incapacità di amministrarsi. Poi ci occupiamo anche di minori. Non è facile trattare certi casi. A volte i genitori non collaborano e fanno di tutto per farsi ripicca tra loro. Qualsiasi misura di protezione istituita in favore di un adulto o di un minorenne limita la capacità di agire e di decidere di una persona o più persone. E questo, in uno Stato di diritto, ovviamente non piace».  

Un concetto che non piace - Di norma l’età dell’ascolto dei bambini parte dai 6 anni. «È possibile - precisa Leo - già ascoltare un bambino di tre anni a discrezione del giudice o dell’Arp. In tal caso l’ascolto deve però essere affidato a specialisti. Curatori professionisti? Il nocciolo della questione non sta lì. Il fatto è che nei casi in cui i genitori non vadano d’accordo e il loro comportamento abbia gravi conseguenze sull’evoluzione personale del bambino, il nostro intervento è obbligatorio. E dalla nostra esperienza non ci pare che questo concetto sia sempre chiaro ai genitori».

Tutela - Franco Lardelli, presidente della Camera cantonale di protezione, aggiunge: «L’interesse del bambino, in queste situazioni, è sempre prioritario. Nella misura del possibile molte Arp tendono a non coinvolgere direttamente i bambini, specialmente quelli molto piccoli, è un modo per tutelarli».

Situazioni delicate - L’Arp solitamente subentra nei casi di separazione conflittuale. Con regole applicabili a seconda delle circostanze. «C’è un imposizione sui diritti di visita - puntualizza Lardelli - solo nelle situazioni in cui i genitori non riescono proprio a mettersi d’accordo tra loro. Nemmeno con l’aiuto del mediatore. Altrimenti non interferiamo».

Lavoro nascosto - Nei prossimi anni potrebbero esserci importanti riforme in merito alle Arp ticinesi. Leo, per ora, si sofferma su una riflessione personale. «Il nostro lavoro in generale è troppo facilmente oggetto di critiche. Senza che purtroppo si abbia la possibilità di rispondere adeguatamente. E questo a causa del segreto d’ufficio che ci impone di non divulgare informazioni riguardanti persone soggette a curatela o ad altre misure di protezione. Se la gente sapesse cosa vediamo tutti i giorni e conoscesse in maniera più approfondita il nostro lavoro probabilmente avrebbe un’altra opinione di noi». 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

SosPettOso 7 anni fa su tio
Nel suo apprezzamento, l'autorità non è vincolata, in virtù del principio inquisitorio illimitato che governa il diritto di filiazione, né alle dichiarazioni delle parti né alle prove da loro fornite (DTF 122 III 408, cons. 3d). Il citato principio vale anche per la regolamentazione delle relazioni personali (sentenze del Tribunale federale 5A_69/2011 del 27 febbraio 2012 consid. 2.3; 5C.58/2004 del 14 giugno 2004 cons. 2.1.2). Esso impone all'autorità di chiarire i fatti e prendere in considerazione d'ufficio tutti gli elementi che possono essere importanti per rendere una decisione conforme al bene del minore. L'autorità può istruire la fattispecie secondo il proprio apprezzamento, amministrando finanche le prove in modo inabituale, di propria iniziativa, sollecitare rapporti, anche se tale maniera di procedere non è prevista dal diritto di procedura cantonale (DTF 128 III 411, cons. 3.2.1, pag. 413). Questo principio non dispensa tuttavia le parti dal collaborare attivamente alla procedura e di esporre le proprie tesi (sentenza del Tribunale federale 5A_69/2011 del 27 febbraio 2012, cons. 2.3).In poche parole l'autorità vi può deliberatamente portare sul lastrico a furia di perizie e sedute di mediazione per poi "amministrarne in modo finanche inabituale" (tritacarta) i risultati che non supportano le sue tesi.

Leon5693 7 anni fa su tio
SSG il fatto che non si incontrino sarà stato stabilito dall'ARP, fissando un punto d'incontro protetto. E' vero che non conosciamo la storia e i dettagli, concordo pienamente che bisogna aiutare il minore al passaggio all'altro ex-coniuge, ma bisogna essere in due ...... Se purtroppo uno dei due non collabora interviene appunto l'ARP fissando un punto d'incontro per lo scambio del minore. Questo per evitare scontri tra i genitori in presenza del minore.

SSG 7 anni fa su tio
sono sempre temi difficili da commentare se non si conoscono le parti e i dettagli, ma una frase dell'articolo mi lascia un po' perplesso: ..."I genitori non si incontrano durante lo “scambio” della piccola. «Il problema è che la bimba sta vivendo questa situazione con grande disagio. Non è felice. Ha dei blocchi dovuti allo stress, alla stanchezza. "... ripeto: "I genitori non si incontrano durante lo “scambio” della piccola"... come ha già scritto qualcuno qui sotto i bimbi non sono una "cosa" da usare per ripicche. Anche se è dura una mamma dovrebbe dire: "che bello, oggi vai con il TUO papà e passa una giornata divertente!" risposta del papà: " Oggi è stata una bella giornata, ora torna a casa con la TUA mamma che vuole tanto bene!"

Leon5693 7 anni fa su tio
Risposta a SSG
perfortuna non tutti i divorzi finiscono così. Ci sono ancora tanti genitori con la G maiuscola che mettono davanti il bene dei propri figli e mantengono un rapporto sano proprio per loro.

tazmaniac 7 anni fa su tio
Risposta a SSG
Invece, in alcuni casi, il genitore arriva a dire "non dire niente a quella, sennò fa casini" ... ma "quella" come ti fa andare in giro? (NB foto fatta in un ristorante sulla spiaggia a mezzogiorno) senza maglietta.... se vai in quel posto con "quella" senza dirmelo, non la vedi più ...

Leon5693 7 anni fa su tio
Qualche tempo fa si parlava di una famiglia in Svizzera interna se non erro con 4 figli tutti in istituto. Parlavano di una spesa per questa famiglia di Fr. 60'000.- mensili. Sai quanti assistenti sociali potremmo assumere con questo stipendio mensile?

Leon5693 7 anni fa su tio
mic73, cominciamo a vedere quanti casi di minori stranieri sono trattati dalle nostre ARP. Concordo che tanti genitori dovrebbero pensarci bene prima di fare figli... Ma perché le nostre ARP sono oberate? Perché tutte le strutture di accoglienza per minori sono piene? di chi? Dei nostri minori? Mi piacerebbe sapere la percentuale effettiva dei minori stranieri in affido o collocati presso strutture pubbliche. Collocare un minore in una struttura costa un occhio allo Stato e sicuramente questi soldi li potremmo utilizzare per avere maggior personale qualificato nei nostri uffici. Ancora poco tempo fa c'era un articolo che mandiamo i nostri minorenni in Italia perché non abbiamo posto qui. Scandaloso. Accogliamo famiglie intere di stranieri e oltre a mantenerli dobbiamo pure mettere i loro figli in istituto a cifre esorbitanti al mese?

Opinione democratica 7 anni fa su tio
Risposta a Leon5693
Qui centrano ben poco gli stranieri, la maggior parte sono i nostri figli, te lo dico perché l'esperienza fatta dai miei genitori mi hanno mostrato la realtà di chi sono i curati e i curatori. Però se ad ogni argomento vogliamo dare la colpa agli stranieri ok va bene così.

mic73 7 anni fa su tio
Risposta a Leon5693
Certo Leon ! condivido in pieno quello che dici ed è vero che siamo pieni anche di "casi sociali" stranieri.. lo so... il problema è proprio quello , non volevo toccare questo punto proprio per non passare poi da razzista... ma alla base del problema ancora una volta ci sono gli stranieri... che vengono qui gratuitamente e vengono mantenuti da noi gratuitamente... e conosco parecchi casi NON solo di famigli con figli.. ma anche di adulti (drogati e criminali) stranieri.... purtroppo l Iter per farli tornare a casa loro è troppo lungo.. a volte dura 2-3 se non 4 anni... e a noi costa parecchio!! solo che poi quando si vuole toccare questo punto saltano fuori i socialisti che li difendono e soprattutto che NON rilasciano mai dati chiari .. sarebbe bello capire di questi 4000 casi quanti sono Svizzeri, quanti stranieri... almeno per farci un idea di come buttiamo i nostri soldi!!!

Leon5693 7 anni fa su tio
Risposta a Opinione democratica
Parlo anche io per esperienza e non è sicuramente per dare colpa agli stranieri che l'ho scritto. Ma la realtà ha cambiato le carte in tavola oberando un sistema che era previsto inizialmente per meno casi (i nostri) ed invece ora si trova letteralmente oberato anche da altro. Ricordiamoci che sono veramente pochi i casi come quello dell'articolo odierno che vengo a galla. Ma ne abbiamo pieno il Ticino di persone come la mamma in questione. Solo che non osano esporsi.

mic73 7 anni fa su tio
Risposta a Opinione democratica
No dai.. vorrei vedere i dati reali... sono sicuro che saresti smentito!! su 4000 casi più della metà sono stranieri!!

Leon5693 7 anni fa su tio
Risposta a mic73
penso proprio anche io. Peccato che si guardano bene da pubblicare i dati come sono. Dire esattamente quanto spediamo per questi casi. Poi stiamo qui a farci problemi per assumere qualche assistente sociale in più?

mic73 7 anni fa su tio
sicuramente non saranno tutti perfetti all ARP... ma tanti genitori prima di fare figli a casaccio senza conoscere il proprio consorte dovrebbero pensarci bene... troppo facile poi criticare ARP e altre istituzione che cercano di aiutare le famiglie! 4000 casi da trattare in Ticino non sono pochi e senza personale (e guardate che se ci sono tutori di 70anni è perché poca gente si mette a disposizione !!). Vogliamo un ARP a 5 stelle con servizio personalizzato? ...poi non lamentatevi se alzeranno e/o introdurranno nuove tasse!! basta criticare ... cercare di essere più autonomi e coscienti delle proprio scelte aiuterebbe....!!

Leon5693 7 anni fa su tio
Le ARP e tutto il sistema che gli gira attorno è oberato di lavoro. Troppi assistenti che lavorano a tempo parziale, mai disponibili e che mai veramente si chinano sui vari casi. Spesso evasi in una qualche maniera. Le ARP che emanano sentenze senza ascoltare tutte le parti coinvolte e dando per scontato che un minore che accusa un genitore abbia di principio ragione. Ci rendiamo conto che al giorno d'oggi è facile accusare un genitore o il vicino di casa di qualsiasi cosa.....Rovinandogli la vita e con l'appoggio dell'ARP che prima di effettivamente rendersi conto che forse non tutti i minori sono angeli, portano al tracollo di famiglie intere? Ancora ieri c'era un articolo proprio su TIO di una vittima innocente di accuse di pedofilia. Qui ci vuole gente professionista o lasciamo perdere. Senza parlare dell'SMP. Psicologi e psichiatri per adulti che seguono minori? Allora cosa facciamo a fare la specializzazione in psicologia infantile? Un bambino, un adolescente ed un adulto non hanno sicuramente bisogno dello stesso psicologo. Ma poi ci si sente rispondere... non c'è altro. Non parliamo poi delle famiglie affidatarie alle quali vengono dati i minori in affido e letteralmente scaricati li. Queste povere famiglie secondo lo Stato dovrebbero fare il lavoro degli assistenti o dell'ARP assolutamente inesistenti? Se forse tutte queste beghe famigliari venissero gestite da un'altra parte, si toglierebbe un po' di lavoro all'ARP, che comunque non è DIO in terra e una madre ha tutti i diritti di chiedere una revisione di una decisione se si rende conto che la propria figlia soffre. Purtroppo queste risposte dall'ARP sono all'ordine del giorno ed è scandaloso a dir poco. Questa mamma che è venuta allo scoperto, mettendo tanto di nome e cognome ha fatto un gesto d'amore nei confronti di una figlia che soffre. Ha poi solo chiesto che qualcuno senta sua figlia. Forse sarebbe il caso che questa mamma faccia seguire sua figlia da uno psicologo infantile e con un bel rapporto di quest'ultimo e un avvocato faccia valere i diritti della bimba.

paola973 7 anni fa su tio
nelle ARP purtroppo si trovano "tutori" incompetenti, conosco un caso nel bellinzonese, un tutore di oltre 70anni che si svendeva alla controparte del suo tutelato.. e di contabilita' non capiva un'acca. salvo poi inviare una fattura fuori misura, con costi che rasentavano il ridicolo (tra cui "manutenzione computer")... no comment

Emu 7 anni fa su tio
Le ARP sono cattive? Vogliamo forse tornare indietro alle Commissioni tutorie comunali gestite dal Sindaco, dal Segretario e da un paio di casalinghe volonterose e magari scelte in base ad una ripartizione partitica?

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a Emu
No, non si chiede di tornare indietro, ma di evolvere e migliorare. Ora come sono non vanno bene. La madre è troppo protetta, la parità dei diritti/doveri e l'affido congiunto sono ancora lontani anni luce.

SosPettOso 7 anni fa su tio
Risposta a Emu
Io nel sindaco Bersani ho trovato una persona dotata di umanità. L'attuale presidente cita Salomone e poi alla fine delle udienze decide come Pilato...

GI 7 anni fa su tio
Risposta a Emu
ma....non sono persone più vicine "al territorio" per cui magari potrebbero riuscire a ricucire certe situazioni critiche ? Passare ad un professionismo (o quasi) in certi argomenti non mi pare essere stata una scelta oculata.....se i risultati sono questi....

Leon5693 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
qui caro MIM si apre un'altro capitolo. Concordo che ci sono padri che possono pienamente avere l'affido congiunto e anche padri che farebbero sicuramente meglio di certe madri. Come pure padri assolutamente assenti e che una volta finito un rapporto girano le spalle e via. Ma come dico, la parità dei diritti ci dovrebbe essere ed esaminata caso per caso al momento della separazione. Anche qui la strada è lunga....

MIM 7 anni fa su tio
E' raro che si affidino i figli al padre! Non conosco la storia ma, ripeto, qualcosa di grave ci deve essere. Queste Arp non lavorano affatto bene, di solito proteggono la donna e basta. Molti uomini si lamentano, tantissimi... ora che è una donna, speriamo almeno che qualcosa si muovi sul serio.

tazmaniac 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
Non conosco la storia ma, ripeto, qualcosa di grave ci deve essere. Non è sempre detto. E non è sempre la donna ad essere difesa, credimi.

Hirpus 7 anni fa su tio
Spero che questi racconti servino nell'immediato e in futuro, ad altri genitori in difficoltà ad avere un comportamento più collaborativo tra loro, in ogni situazione, in primis in caso di divorzio. Le ARP diventano "cattive" SOLO quando un genitore, o entrambi, usano i figli come scudo e ripicche. Purtroppo, ben vegano queste notizie! Almeno il divorzio fra un po' sarà la fine di una battaglia e non una tappa intermediaria. PER IL BENE DEI NOSTRI PICCOLI.

spank77 7 anni fa su tio
Da figli di genitori divorziati posso solo dire ai genitori di mettere il bene della loro figlia in prima linea. Che lo vogliate o no è la vostra creatura nata un amore, anche se finito. Fate la recita, fate gli ipocriti, sotterrate i rancori facendo finta di andare d'accordo davanti alla vostra bambina, senza ARP e simili intorno che aumentano solo il rancore. Meglio mettere rabbia sotto i piedi per qualche minuto o ora: è davvero un grande sacrificio ? Per la vostra creatura che vuole solo genitori che le trasmettono amore, anche separatamente.

tazmaniac 7 anni fa su tio
Risposta a spank77
Purtroppo, per alcune teste vuote, si, è troppo difficile da capire....

corof 7 anni fa su tio
Se cambiasse il punto di vista dei genitori forse le cose andrebbero meglio. Bisogna rendersi conto che l'affermazione "mio/a figlio/a" ha una connotazione di proprietà, possesso e porta a dire "con mio figlio faccio quello che voglio". I bambini non sono proprietà di nessuno, piuttosto sono i genitori (compreso il sottoscritto) ad essere "suo padre/madre", sono i genitori che sono di "proprietà" a disposizione dei figli, perchè sono loro che hanno deciso di generarli non il contrario. Capito questo la metà delle necessità di intervento delle ARP credo svanirebbe e forse certe ripicche non partirebbero nemmeno.

tazmaniac 7 anni fa su tio
Beh, che non sia facile è un dato di fatto. Teoricamente però, le ARP sono state create proprio per questo. Che dovrebbero essere i genitori i primi a non "utilizzare" i figli per ripicche e quant'altro è altrettanto vero. Purtroppo, però, si sa che tanti "genitori" (doverosamente virgolettati) non sono in grado di farlo e qui dovrebbero appunto intervenire le ARP ASCOLTANDO IL BAMBINO, ma ascoltarlo, vuol dire ascoltarlo PER DAVVERO, anziché, come spesso capita, ascoltarlo per poi dire è troppo piccolo, non è in grado di capire ... e come scelgono, sempre e solo a favore del "genitore" che ha più "peso sociale" .... e questo è lavorare bene? Ma andate a..... una sana autocritica, aiuterebbe a crescere ma chi mai delle ARP sarebbe disposto ad ammetterlo? Fanno di tutto per incrementare le crisi anziché risolverle, perché tutto ciò porta dindini nelle casse. Serve da subito, un tribunale con un giudice che sia in grado di vagliare caso per caso, senza passare da queste istituzioni che dimostrano troppo spesso di avere delle grosse falle.

Opinione democratica 7 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
Confermo e aggiungo parlando per esperienza anche se non toccata direttamente a me. Quando si finisce nel iter di certi servizi sociali anziché migliorare la situazione accrescono i problemi in modo di non doversi più scrollare di dosso la situazione, sembra fatto su misura per così garantirsi a vita il lavoro. Con loro i problemi aumentano e figli e genitori anziché essere aiutati veramente nel ritrovare quella armonia per poter vivere serenamente, con questi pseudo aiuti entrano in un vortice per il quale non ne escono più. Non entro nel merito di questi genitori ma la storia descrive perfettamente la situazione di questi poveri bambini che anziché ricevere veramente aiuti vengono indotti in situazioni nel quale porta loro solo malessere e ne restano segnati per tutta la vita cosi da dover aver bisogno di certe strutture per tutta la vita come psichiatri, psicologhi, curatori, assistenza ecc... Avete mai visto genitori ma soprattutto bambini e poi adulti uscire da questi servizi sociali una volta entrati ?

tazmaniac 7 anni fa su tio
Risposta a Opinione democratica
Io invece purtroppo parlo per esperienza diretta. Confermo anche quanto scrivi come pure confermo che i bambini (che dovrebbero essere i primi ad essere tutelati da queste ARP in modo del tutto obbiettivo e senza distinzione) non vengono ascoltati per niente e quando capita, se le affermazioni del bambino non piacciono, vengono derubricate e non prese in considerazione. Questo è l'interesse che viene dato ai bambini, che, ripeto, dovrebbero essere al PRIMO posto per quanto riguarda le ARP. Poi certo, nel nostro caso specifico, abbiamo un vero problema con il padre che è decisamente ostile, ottuso, rancoroso e supponente; il che rende il tutto ancora più difficile, ma la relativa CTR (le arp non sono altro che la continuazione di queste...), non ha mai fatto niente per abbassare le ali a questo individuo.

Tipp-ex 7 anni fa su tio
Separazione travagliata, oserei dire che in certi casi si usano i figli per colpire i rispettivi ex e, anche se non conosco il caso e quindi questo è solo il mio pensiero, qui le cose non tornano. Forse bisognerebbe imparare che i figli non sono merce di scambio o ricatto. I figli non hanno colpe se i genitori finiscono per detestarsi e nemmeno devono diventare il giocattolo per farsi le ripicche. I figli devono poter avere un padre e una madre e sono SEMPRE gli adulti a creare i problemi di "gestione" di queste situazioni. L'ARP non sarà il TOP, ma meglio qualcosa che il nulla, poi bisogna adoperarsi affinché si migliori dove si può senza farci andare di mezzo creature innocenti che pagheranno il prezzo più avanti, magari con comportamenti deviati o con una vita di depressione. Una cosa però bisognerebbe fare SEMPRE, ascoltare i bambini, con tutti i carismi del caso, ma ascoltarli e basta senza pretendere di dire loro cosa e come devono dire certe cose. Ripeto pensiero mio senza conoscere nulla del caso specifico e quindi senza giudicare la madre, l'ARP ed anche il padre.

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Mah, i genitori problematici trovano sempre qualche cosa da ridire...

moonie 7 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
magari visto che si tratta della loro vita e della vita dei loro figli che ne abbiano uno straccio di diritto? penso che se una arriva a farlo pubblicamente è perché non ha ricevuto risposte adeguate. è comunque un paradosso che di principio rimandano al mittente le critiche di questa madre che chiede maggiore competenza e ascolto della figlia, col fatto che "non avete idea di che cosa vediamo"... cioè: visto che ne vediamo di tutti i colori, nessuno può dire niente, per poi dire che ci dovranno essere dei profondi cambiamenti nell'ARP. embhè, vince la stizza personale piuttosto che la tutela soprattutto dei minori. si è persa una buona occasione. in ogni caso bisognerebbe fare a tutti un bella indagine psicologica. fanno tristezza i bambini che sia rispetto ai genitori che a questi enti, non possono difendersi, nemmeno parlare.
NOTIZIE PIÙ LETTE