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TICINODa Trieste sulle tracce degli emigranti ticinesi

18.09.12 - 15:53
Da Trieste sulle tracce degli emigranti ticinesi

LUGANO - Lo scorso 29 febbraio, grazie all’iniziativa del locale Circolo svizzero, si è aperta la mostra intitolata "La comunità svizzera a Trieste dal ‘700 al ‘900". Assieme al ricco catalogo omonimo, curato da Giuseppe Reina, Annemarie Graf Reina e Giulio A. Cattaneo, essa documenta la straordinaria attività dei nostri connazionali in quella città. Banchieri e commercianti romandi, industriali svizzero-tedeschi, ristoratori grigionesi e costruttori ticinesi furono le tipologie più frequenti di emigranti che confluirono nella città istriana a partire dal 1719, quando l’imperatore d’Austria Carlo VI le concesse lo status di porto franco, dando avvio a due secoli di straordinario sviluppo commerciale e industriale.

 

Il più illustre dei ticinesi fu senza dubbio l’architetto Pietro Nobile di (Campestro 1776 –Vienna 1854). Figlio di un capomastro studiò a Trieste e Roma dove strinse amicizia con lo scultore Antonio Canova. Nel 1818 fu chiamato a Vienna, come membro del Consiglio aulico delle fabbriche e direttore dell’Accademia di architettura. Lasciò un ingente patrimonio documentario, conservato dai discendenti e infine salvato dal prof. Gino Pavan, che ne ha poi promosso lo studio e curato numerose e importanti pubblicazioni a riguardo.

 

Per questa ragione, contestualmente alla mostra e su indicazione del Museo del Malcantone, il Consiglio di Stato del Canton Ticino ha opportunamente ritenuto di significare al grande studioso l’apprezzamento per “l'attenzione riservata alla persona, agli studi, ai progetti ed alle realizzazioni in Europa dell'architetto ticinese Pietro Nobile, tramite pubblicazioni che con cura, meticolosità e rigore scientifico ha voluto illustrare”.

 

Nel corso di due secoli, altri ticinesi si sono distinti nel campo della costruzione, come la dinastia dei Righetti e Giovanni Gallacchi (architetti e capomastri i primi, ingegnere il secondo) di Breno, i Rusca di Agno, gli Scalmanini, Giovanni Degasperi o Giuseppe Bernardi, altri ancora negli affari, come i Genel di Dalpe, i Caccia di Morcote, i Fontana di Mendrisio. Tutte famiglie che hanno lasciato importanti tracce.

 

Il prossimo fine settimana, su iniziativa del Museo del Malcantone – che aveva collaborato all’allestimento della mostra di Trieste - una folta delegazione del Circolo svizzero di Trieste sarà ricevuta dai Comuni di Lugano, Capriasca e Altomalcantone, nonché dall’Accademia di architettura di Mendrisio.

 

Si segnala in particolare l’incontro-intervista curata da Maurizio Cattaneo al prof. Gino Pavan, che si terrà all’Oratorio di Tesserete domenica 23 settembre alle ore 10.30, dedicata alla figura dell’architetto Pietro Nobile.

 

È un’imperdibile occasione per conoscere uno dei più illustri e meno conosciuti protagonisti dell’emigrazione ticinese, come pure lo studioso che ne ha salvato e valorizzato la memoria.

 

 

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