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ACQUAROSSAImpianti di risalita: ASCOBLE si è riunito in seduta straordinaria

25.09.08 - 21:00
Impianti di risalita: ASCOBLE si è riunito in seduta straordinaria

ACQUAROSSA - Il comitato dell’ASCOBLE si è riunito in seduta straordinaria ed ha preso atto della presentazione dello studio “Impianti di risalita in Ticino” e delle relative decisioni del Consiglio di Stato.

"Si constata purtroppo che, per l’ennesima volta - si legge nel comunicato - la valle di Blenio non è stata minimamente presa in considerazione. Le importanti decisioni del Consiglio di Stato, se avallate dal Gran Consiglio comporterebbero per la nostra valle di fatto la chiusura di tutti gli impianti, con un danno socio economico importante. Queste infrastrutture erano state identificate tra i progetti importanti nei processi di aggregazione decisi ed avallati da tutte le istanze cantonali, e che sono state oggetto di attenzione nel progetto Destinazione Blenio 2009, anch’esso promosso dal Consiglio di Stato quale progetto pilota di nuova politica regionale".

"L’ASCOBLE - prosegue la nota - deplora il mancato coinvolgimento nel processo di valutazione dei Comuni direttamente interessati ed in parte proprietari delle strutture. Questo atteggiamento viene letto come il mancato rispetto degli impegni assunti. Negli ultimi anni, grazie anche agli interventi degli enti pubblici ed un enorme lavoro di volontariato,  la nostre strutture sono state gestite in modo assolutamente trasparente e con la massima  ottimizzazione  dei costi di esercizio. Nelle scelte fatte questi aspetti non sono stati minimamente considerati e le stesse vengono interpretate come un’ingiusta penalizzazione".

"Constatiamo inoltre - si conclude nel testo - come le risultanze degli studi fatti privilegiano aspetti economici senza considerare i pur importanti benefici sociali che queste strutture generano per tutta la popolazione ticinese. Per queste ragioni la nostra associazione deplora simile modo di agire , ritenuto lesivo della dignità di una regione periferica, e si appella al Consiglio di Stato prima ed al Parlamento affinché queste strategie vengano rimesse in discussione con il coinvolgimento degli attori locali".

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