Gianni Frizzo è intervenuto in Gran Consiglio (guarda il video)
Il parlamento cantonale ha inoltre dato il proprio appoggio agli scioperanti approvando all'unanimità una risoluzione. Essa chiede al Consiglio federale di far pressione sul Consiglio d'amministrazione delle FFS Cargo affinché rinunci al suo piano di ridimensionamento delle Officine di Bellinzona. I deputati hanno anche deciso di versare la loro odierna indennità di presenza al fondo di solidarietà in favore degli scioperanti.
Mentre continua lo sciopero del centro di manutenzione dei treni di Bellinzona, il Sindacato del personale dei trasporti (SEV) ritiene che le altre officine FFS di tutta la Svizzera avranno esaurito i pezzi di ricambio "fra tre o quattro giorni". Le FFS non hanno voluto fornire precisazioni in merito alla presunta penuria. Il segretario ticinese del SEV, Pietro Gianolli, ha confermato all'ATS quanto riportato dal giornale gratuito "NEWS" di oggi. Bellinzona ha il deposito generale di tutti i pezzi di ricambio per le piccole manutenzioni e le altre officine della Svizzera dipendono dalla forniture provenienti dal Ticino.
Dal canto suo, il portavoce delle FFS Roland Binz ha detto all'ATS che "per il momento non ci sono difficoltà". "Si vedrà in futuro" - ha aggiunto - se la fornitura di pezzi di ricambio diventerà un problema. Binz ha poi ribadito che le FFS "hanno molta comprensione per il turbamento e la delusione in Ticino", e auspicano "un ritorno alla ragionevolezza", dato che le officine di Bellinzona non verranno chiuse completamente.