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GUERRA IN UCRAINA

Le parole di Putin, tra negoziato in Svizzera e la bozza di Istanbul

Si potrebbe ripartire dal tentato accordo interrotto in Turchia per nuovi negoziati tra Mosca e Kiev.
Afp
Fonte ats ans
Le parole di Putin, tra negoziato in Svizzera e la bozza di Istanbul
Si potrebbe ripartire dal tentato accordo interrotto in Turchia per nuovi negoziati tra Mosca e Kiev.
MOSCA - La bozza di accordo tra Russia e Ucraina delineata alle trattative di Istanbul nel marzo del 2022 può essere la base per nuovi negoziati tra Mosca e Kiev. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin citato dalla Tass.Bocciatura della conferenza...

MOSCA - La bozza di accordo tra Russia e Ucraina delineata alle trattative di Istanbul nel marzo del 2022 può essere la base per nuovi negoziati tra Mosca e Kiev. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin citato dalla Tass.

Bocciatura della conferenza in Svizzera - Putin ha dichiarato che l'obiettivo della conferenza di pace in programma in Svizzera a giugno sarebbe a suo dire quello di riunire «quanti più Paesi possibile», per poi presentare «come un ultimatum» alla Russia la decisione sulla guerra in Ucraina. «Non ci sarà un tale sviluppo degli eventi», ha affermato Putin.

Si riparte da Istanbul - Parlando con i giornalisti russi nella città cinese di Harbin, Putin ha ricordato la bozza d'intesa sulla quale Kiev e Mosca avevano cominciato a discutere in un incontro a Istanbul nel marzo del 2022. Per favorire i colloqui, ha aggiunto, la Russia aveva accettato di ritirare le sue truppe dalla regione di Kiev, ma subito dopo gli ucraini «si sono ritirati dal processo negoziale».

Alcuni mesi fa il capo negoziatore ucraino a Istanbul, David Arakhamia, aveva detto che Kiev aveva deciso di abbandonare i negoziati per varie regioni, tra cui le pressioni dell'allora premier britannico Boris Johnson.

«Siamo stati ingannati», ha detto Putin, «e ora dobbiamo capire quanto e di chi possiamo fidarci, e stiamo analizzando tutto quello che succede in questa direzione».

La bozza di Istanbul prevedeva di mettere a punto meccanismi per la sicurezza dell'Ucraina con garanzie fornite da diversi Paesi mentre si ipotizzava che i negoziati sul futuro della Crimea e del Donbass potessero durare fino a 15 anni.

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