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SVIZZERA

«3,365 miliardi per il traffico regionale»

Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale approvando - con 118 voti contro 7 (un astenuto) - il relativo credito.
Ti-Press / Samuel Golay
Fonte ATS
«3,365 miliardi per il traffico regionale»
Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale approvando - con 118 voti contro 7 (un astenuto) - il relativo credito.

BERNA - Il traffico regionale viaggiatori (TRV) deve ricevere 3,365 miliardi di franchi per il periodo 2026-2028, e non 3,525 come chiesto dal Consiglio degli Stati.

Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale approvando - con 118 voti contro 7 (un astenuto) - il relativo credito.

Il TRV, che comprende l'offerta di treni e autobus regionali (non a lunga percorrenza, né i trasporti urbani) e singoli collegamenti con impianti a fune e battelli, viene utilizzato da circa 2,5 milioni di persone al giorno. I circa tre miliardi e mezzo di franchi servono per indennizzare i costi d'esercizio, l'ampliamento dell'offerta, gli investimenti in veicoli elettrici, la manutenzione e l'innovazione nel settore. I ricavi da biglietti e abbonamenti attualmente coprono solo circa la metà dei costi; Confederazione e Cantoni si fanno quindi carico del restante.

Nel suo messaggio, il governo aveva chiesto 3,365 miliardi. Tale importo tiene conto di una riduzione del livello dei fondi federali destinati al trasporto regionale dal 2027 in linea con il pacchetto di sgravio del Consiglio federale. La proposta prevede che, a partire da quell'anno, i costi non coperti pianificati vengano ridotti del 5%.

Gli Stati avevano però aumentato tale somma di 160 milioni temendo tagli all'offerta. La maggioranza della Commissione dei trasporti del Nazionale sosteneva tale incremento: "la proposta del Consiglio federale, pur superiore al credito precedente, resta circa il 9% al di sotto dei bisogni emersi durante la consultazione", ha affermato oggi la sua relatrice Delphine Klopfenstein Broggini (Verdi/GE).

Se il credito non viene aumentato, l'offerta dovrà essere ridotta, ha avvertito l'altro relatore commissionale Martin Candinas (Centro/GR). I tagli colpirebbero soprattutto le aree rurali e le linee con un basso grado di copertura dei costi. Non è una possibilità teorica, ma una conseguenza concreta che si manifesterebbe molto presto, già a partire dal prossimo anno, ha detto il grigionese.

La Commissione delle finanze si è invece opposta al supplemento: "aumentare il credito d'impegno darebbe un segnale sbagliato, considerando che il trasporto regionale di viaggiatori rientra già nelle misure di risparmio previste dal programma di sgravio di bilancio 2027", ha spiegato il suo relatore Jacques Nicolet (UDC/VD).

Per il vodese è importante che la camera prioritaria nel dossier - in questo caso il Consiglio degli Stati - affronti il dibattito sul programma di sgravio prima di decidere se aumentare il credito destinato al TRV. Il dibattito alla Camera dei cantoni è previsto mercoledì 17 dicembre.

Nel suo intervento, Barbara Schaffner (PVL/ZH) ha posto l'accento sull'offerta: se i Cantoni scelgono orari troppo fitti, ha osservato, dovrebbero anche farsi carico dei relativi costi non coperti. Secondo la deputata zurighese, sarebbe inoltre possibile aumentare la quota di finanziamento a carico degli utenti. Schaffner ha poi ricordato come il gruppo dei Verdi liberali non sia certo noto per essere ostile ai trasporti pubblici; ma ciò non significa certo aprire senza spirito critico il portafoglio della Confederazione.

Al voto il supplemento di 160 milioni è stato bocciato di misura, con 97 voti contro 94 e 5 astenuti. Il dossier torna pertanto al Consiglio degli Stati.

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