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SVIZZERA

Berna preme per l'insegnamento delle lingue nazionali alle elementari

Le decisioni di alcuni cantoni della Svizzera tedesca di rinviare l'insegnamento della seconda lingua nazionale alla scuola media sono «un rischio».
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Fonte ATS
Berna preme per l'insegnamento delle lingue nazionali alle elementari
Le decisioni di alcuni cantoni della Svizzera tedesca di rinviare l'insegnamento della seconda lingua nazionale alla scuola media sono «un rischio».

BERNA - Il Consiglio federale si è detto preoccupato per le recenti decisioni nella Svizzera tedesca di voler rinviare l'insegnamento delle lingue nazionali alle scuole medie e intende ora fare pressione sui Cantoni affinché l'apprendimento di un secondo idioma ufficiale incominci già alle elementari.

La questione è stata al centro della quarta e ultima tornata dei colloqui von Wattenwyl, tenutasi oggi a Berna, tra una delegazione dell'Esecutivo, guidata dalla presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter, e i vertici dei partiti di Governo. Il Collegio governativo era rappresentato anche dai ministri Albert Rösti ed Elisabeth Baume-Schneider nonché dal cancelliere Viktor Rossi.

Il Consiglio federale considera le decisioni di alcuni Cantoni della Svizzera tedesca di rinviare l'insegnamento della seconda lingua nazionale alla scuola media un rischio per "l'armonizzazione dell'educazione scolastica e la coesione nazionale", si legge in un comunicato governativo diffuso oggi. Per questo motivo, l'Esecutivo ha quindi "deciso di elaborare un progetto da porre in consultazione che obblighi i Cantoni a insegnare una seconda lingua nazionale" già alle elementari, prosegue la nota.

La Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), da parte sua, ha approvato all'unanimità una dichiarazione che ribadisce l'importanza dell'apprendimento linguistico già nei primi anni di scuola. La CDPE verificherà ora quali margini di manovra offre l'Accordo intercantonale sull'armonizzazione della scuola obbligatoria (concordato HarmoS) per garantire un'applicazione coerente. Il Consiglio federale seguirà da vicino il dossier e prevede di comunicare i prossimi passi all'inizio del 2026.

Oltre al tema dell'insegnamento linguistico, ai colloqui von Wattenwyl sono stati affrontati anche altri due temi principali. In primo luogo, lo stato di avanzamento del progetto "Trasporti '45", con cui il Governo intende pianificare e finanziare lo sviluppo delle strade nazionali, della rete ferroviaria e del traffico d'agglomerato fino al 2045. Dopo che il Politecnico federale di Zurigo (ETH) ha definito le priorità delle opere di ampliamento, il Consiglio federale intende presentare una fase combinata per strade, ferrovia e agglomerati nel 2027, con consultazione prevista a metà 2026.

Una terza parte dei colloqui von Wattenwyl è stata invece dedicata ai negoziati in ambito doganale con gli Stati Uniti. La delegazione del Consiglio federale ha informato i vertici dei partiti di Governo in merito allo stato delle trattative, che mirano come noto a ridurre il più rapidamente possibile i dazi punitivi del 39% che l'amministrazione di Donald Trump ha imposto su numerose merci esportate dalla Svizzera negli Stati Uniti.

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