Scompiglio attorno al bordello con le sex doll

Recentemente a Berna è stato aperto il primo bordello svizzero con sex doll. A disturbare non è prettamente l’esercizio, ma l’utilizzo di una bambola con sembianze da bambina
BERNA - Finora, la casa di appuntamenti impiega due bambole, Inga e Lolita. Ed è proprio quest’ultima a destare preoccupazione: oltre ad averla chiamata con lo stesso nome della protagonista del romanzo di Nabokov - che Kubrick nel 1962 portò sul grande schermo, suscitando scalpore -, la stessa, per di più, è alta un metro. Dettagli, questi, recuperati dal sito del postribolo (bordollo.ch) che, tra l’altro, elenca le varie tariffe (60 franchi per mezz’ora, 100 per un’ora).
Una preoccupazione motivata inevitabilmente dal fatto che tale casa di appuntamenti possa promuovere e alimentare la pedofilia. Christine Bussat, fondatrice dell’associazione contro la pedofilia Marche Blanche e esponente dell’Udc, condanna la scelta del postribolo: «Chi propone un’offerta simile dà l’impressione che la predilezione sessuale per i bambini sia qualcosa di normale», commenta.
I gestori della casa di appuntamenti, dal canto loro, non hanno rilasciato dichiarazioni.




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