BE: difensore del "guaritore" chiede assoluzione
Inoltre durante la perquisizione della casa non è stato trovato "nessun strumento per prelevare il sangue". Mancano quindi le prove. Anche con la sorveglianza telefonica non si è trovato niente di concreto.
La perizia filogenetica sarebbe inoltre "prevenuta", secondo Reber, che critica anche i media, i quali dal 2010 avrebbero condotto una vera e propria campagna persecutoria contro il suo mandante. Ciò ha portato a nette violazioni della presunzione d'innocenza e pre-condanne.
Tutti i sei legali delle vittime hanno richiesto invece un verdetto di colpevolezza. Il procuratore pubblico giovedì scorso aveva chiesto quindici anni di carcere per lesioni personali gravi e propagazione di malattie dell'uomo.
I legali delle vittime vogliono assicurarsi che l'accusato non torni più a piede libero. Ma per far sì che il "guaritore" rimanga dietro le sbarre, è necessario un ordine di carcerazione di sicurezza. Questo può essere prescritto quando sussiste il pericolo che l'imputato fugga all'estero. Secondo l'avvocato Matthias Aeberli nel caso trattato esiste questo pericolo e quindi bisogna evitare in tutti i modi che ciò possa accadere.
Il processo è ripreso stamattina senza l'imputato, il quale si trovava da venerdì nel reparto detenuti dell'Inselspital, aveva affermato il giudice Urs Herren. Nel pomeriggio l'uomo è comparso di nuovo davanti al Tribunale regionale di Berna-Mittelland, poiché i medici lo hanno dichiarato trasportabile. Al termine dell'udienza è stato condotto al carcere regionale di Berna, dove resterà fino all'annuncio della sentenza, previsto giovedì o venerdì.
Il cosiddetto "guaritore di Berna" è accusato di aver inoculato volontariamente il virus dell'aids ad almeno sedici suoi "pazienti".




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!