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GUERRA COMMERCIALE

Verso l'importazione di carne dagli Stati Uniti

La Fondazione per la protezione dei consumatori chiede che i prodotti come il pollo trattato al cloro o il manzo con antibiotici e ormoni siano dichiarati
Deposit Photos
Fonte Ats
Verso l'importazione di carne dagli Stati Uniti
La Fondazione per la protezione dei consumatori chiede che i prodotti come il pollo trattato al cloro o il manzo con antibiotici e ormoni siano dichiarati

BERNA - Nell'ambito degli accordi doganali con gli Stati Uniti, la Svizzera dovrebbe importare 3'000 tonnellate di carne. La Fondazione per la protezione dei consumatori (SKS) chiede pertanto che prodotti come il pollo trattato con il cloro o il manzo con ormoni e antibiotici vengano dichiarati come tali nel commercio al dettaglio e nella ristorazione.

Il settore del commercio al dettaglio segnala di non aver bisogno della carne statunitense, scrive la Fondazione in una nota odierna.

Qualora però questi prodotti approdassero sul mercato elvetico i consumatori dovrebbero esserne informati prima dell'acquisto, viene ancora specificato: si chiede dunque che il "pollo al cloro" sia soggetto all'obbligo di dichiarazione, come già avviene per la carne trattata con gli ormoni.

Il pollo non può attualmente essere trattato con il cloro in Svizzera, mentre per l'Unione europea vige anche il divieto d'importazione. I consumatori dovrebbero quindi sapere come sia stata trattata la carne che acquistano.

Anche il prezzo giocherà un ruolo nel commercio di carne importata, sottolinea ancora la Fondazione. In particolare nel settore gastronomico, attualmente responsabile della metà del consumo di carne e da sempre refrattario alle dichiarazioni. Un obbligo in questo senso che tuteli gli acquirenti sarebbe "non negoziabile".

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