Una lista "nera" degli educatori responsabili di abusi negli asili nido

Dopo gravi episodi di violenza, arriva la richiesta di maggiori controlli
Dopo gravi episodi di violenza, arriva la richiesta di maggiori controlli
BERNA - In Svizzera non esiste ancora un elenco nazionale che impedisca a educatori o collaboratori di asili nido responsabili di abusi di trovare lavoro in altre strutture. Dopo l’emergere di nuovi casi di violenza su minori, l’associazione di categoria Kibesuisse propone l’introduzione di una “lista nera” nazionale, simile a quella già in uso per gli insegnanti. La notizia è riportata dal Tages-Anzeiger.
Gli abusi compiuti da un ex dipendente nel canton Berna - La richiesta nasce a seguito di un grave caso accaduto nel canton Berna: un ex dipendente di un asilo è accusato di oltre 50 abusi su almeno 15 bambini, commessi in due strutture di due diversi cantoni. I fatti, avvenuti in particolare nella stanza del sonno, sono emersi solo dopo l’arresto dell’uomo, oggi in carcerazione preventiva. Il processo è previsto il prossimo anno.
Serve un elenco nazionale - Kibesuisse — la Federazione svizzera delle strutture di accoglienza per l’infanzia — chiede che anche il settore prescolastico disponga di un registro professionale. Un modello già esiste dal 2008 per il personale docente: la lista della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) raccoglie i nomi degli insegnanti ai quali è stata revocata l’autorizzazione all’insegnamento (con l'indicazione della motivazione).
«Così si riduce il rischio di abusi» - Secondo Kibesuisse, un sistema analogo nel settore dell’infanzia ridurrebbe il rischio che persone già condannate o sospettate per abusi vengano riassunte altrove. Attualmente, le strutture devono verificare solo il casellario giudiziale dei candidati. Ma informazioni importanti possono andare perdute quando un lavoratore cambia cantone.
I dati - Il problema, tuttavia, va oltre il singolo episodio. Secondo Protezione dell’Infanzia Svizzera, un bambino su sette subisce nel corso dell’infanzia almeno un abuso sessuale con contatto fisico. Nel solo 2024, la polizia ha registrato 1'073 casi di abusi su minori. Nella grande maggioranza dei casi, gli autori sono uomini appartenenti all’ambiente sociale dei bambini: famiglia, scuola, associazioni o istituzioni educative.
«Un passo necessario» - Per Kibesuisse, l’istituzione di un elenco nazionale degli operatori dell’infanzia non è solo una misura amministrativa, «ma un passo necessario per garantire la sicurezza dei bambini e rafforzare la fiducia nelle strutture di accoglienza».





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