Panico sfiorato all'Hallenstadion. Piovono recensioni negative


Lunghi tempi d'attesa e affollamenti pericolosi. Il mea culpa del CEO che però assicura: «Nessun rischio per la sicurezza»
Lunghi tempi d'attesa e affollamenti pericolosi. Il mea culpa del CEO che però assicura: «Nessun rischio per la sicurezza»
ZURIGO - Si è scatenato il caos, sabato sera, all'Hallenstadion di Zurigo. I visitatori giunti per il concerto della band hip-hop tedesca KIZ, si sono infatti trovati ad affrontare «condizioni inaccettabili», soprattutto all’ingresso dell’arena.
«Nel caso si fosse scatenato il panico tra la folla, nessuno sarebbe stato in grado di intervenire. È stato scioccante vedere quanta poca attenzione vi fosse alla sicurezza», racconta a 20 Minuten uno dei presenti.
Attese interminabili - Altri spettatori riportano esperienze simili: «Era un continuo spintonarsi. Ho visto persone che venivano tirate fuori dalla fila dal personale sul posto, una di queste sanguinava dal naso», racconta un testimone. Chi era lì riferisce di attese lunghissime: «Sono sicuro che in tantissimi si siano persi l'inizio del concerto».
Le accuse di non aver saputo gestire la situazione si riflettono anche nelle numerose recensioni negative lasciate su Google. Molti visitatori criticano l'organizzazione inadeguata. «Dopo l'apertura siamo andati in bagno e lì è stato il disastro. C'era solo un piccolo ingresso e un'uscita dove bisognava nuovamente scansionare il biglietto. Il problema? Il guardaroba era lì accanto, il che ha causato un assembramento di persone», segnala uno spettatore deluso. Lo stesso, infatti, avrebbe dovuto attendere 50 minuti per uscire dall'impasse. Altre recensioni denunciano situazioni analoghe.
Deludente sembra essere stato anche il dispositivo deputato alla sicurezza. «Si è rischiato il panico collettivo. Questa sarà sicuramente l'ultima volta che assisterò a un concerto qui», si legge su Google. Sempre tra le recensioni: «Quando sei stipato tra migliaia di persone, inizi a pensare a cosa succederebbe in una situazione di emergenza».
Philipp Musshafen, CEO dell'Hallenstadion, ha ammesso che ci sono stati dei «problemi». «L'ingresso nell'arena non è stato per niente agevole, ma non c'è mai stato alcun rischio per la sicurezza». Secondo Musshafen, molti visitatori hanno raggiunto l'entrata dell'arena poco prima dell'inizio del concerto, causando i disagi. Il doppio controllo dei biglietti era necessario per garantire a chi era in possesso di un biglietto con posto a sedere di non finire nell'area in piedi, intasandola.
«Esamineremo attentamente la situazione per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro», è la promessa.