Il 70% delle vittime conosce l'aggressore

Gli indennizzi assegnati sono aumenti del 5%, a un totale di 6,1 milioni di franchi.
NEUCHÂTEL - I centri di aiuto alle vittime lo scorso anno hanno fornito 49'055 consulenze, con un incremento del 5% rispetto al 2022. Stando agli ultimi dati relativi agli aiuti alle vittime, pubblicati dall'Ufficio federale di statistica (UST), il 73% delle consulenze è stato richiesto da donne. Fra chi si è rivolto a un centro il 19% aveva meno di 18 anni e un po' meno della metà era di nazionalità svizzera.
Cosa fare - Ogni vittima di reato o i suoi congiunti possono richiedere aiuto a un consultorio e ricevere un sostegno immediato o a più lungo termine. La consulenza e gli aiuti sono gratuiti. Lo scorso anno in Ticino le consulenze sono state 671 e nei Grigioni 869. Nel 72% dei casi la vittima ha affermato di conoscere il presunto colpevole. Nel 38% si trattava del o della (ex) partner e nel 17% dei casi di un altro membro della famiglia o di un parente.
Tipologia - Il 46% delle consulenze riguardava reati di lesioni personali o di vie di fatto e un terzo reati di estorsione, minaccia o coazione. Il 31% era legato a reati contro l'integrità sessuale. In ogni singola consulenza possono essere indicati diversi reati, precisa il comunicato dell'UST.
Indennizzi - Nel 2023 le autorità hanno valutato 1132 domande di indennizzo, di acconti su indennizzi e/o di riparazioni morali e il 62% è stato accolto. La somma totale di indennizzi versati dai cantoni ammonta a 1,4 milioni di franchi, mentre quella delle riparazioni morali si attesta a 4,7 milioni di franchi.




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