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SVIZZERA

Vendemmia 2023: «Promette un'annata eccellente»

Per i viticoltori ticinesi, invece, è stata una stagione difficile.
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Vendemmia 2023: «Promette un'annata eccellente»
Per i viticoltori ticinesi, invece, è stata una stagione difficile.
BERNA - Nonostante la grandine, la peronospora e - in certi casi - la siccità, la 2023 è stata un'annata positiva per il settore viticolo svizzero. Sia in termini di quantità che di qualità. A dirlo è l'Ufficio federale dell'agricoltura che segn...

BERNA - Nonostante la grandine, la peronospora e - in certi casi - la siccità, la 2023 è stata un'annata positiva per il settore viticolo svizzero. Sia in termini di quantità che di qualità. A dirlo è l'Ufficio federale dell'agricoltura che segnala che dalla scorsa vendemmia sono stati ottenuti 101 milioni di litri di vino, ovvero 2 milioni in più (+2%) rispetto al 2022 e 11 milioni in più (+12%) rispetto alla media degli ultimi anni. Il raccolto è stato favorito da temperature elevate e precipitazioni scarse in fase di maturazione delle uve: i tenori di zucchero negli acini sono dunque stati superiori alla media e promettono un'annata di qualità eccellente. A conti fatti, si berranno degli ottimi vini.

Guardando alle diverse regioni: nella Svizzera francese la produzione è aumentata dell'1,5% a 79,5 milioni di litri. Nella Svizzera tedesca i litri sono stati 16,5 milioni ovvero il 4% in più rispetto all'anno precedente. A subire un calo complessivo, la Svizzera italiana: tra Ticino e Mesolcina è calata dell'1% attestandosi a 4,9 milioni di litri. Complessivamente, nel 2023, è leggermente diminuita la superficie viticola totale. In Svizzera sono stati contati in tutto 14 569 ettari ossia 37 ettari in meno rispetto al 2022 (-0,3%).

Il 2023 è stato però un anno difficile per i viticoltori, costretti a passare molto tempo in vigna per seguire passo passo l'andamento stagionale. A inizio giugno, infatti, si sono registrati i primi casi di peronospora sulle inflorescenze e in alcune regioni, a seconda della varietà, anche l'oidio è stato virulento. Dalla loro parte, la quasi totale assenza di gelate primaverili e le condizioni meteo che in estate hanno favorito la crescita di viti sane e una maturazione degli acini ottimale.

L'annata è stata difficile soprattutto per i viticoltori ticinesi che hanno dovuto fare i conti con eventi meteorologici violenti e peronospora. Le perdite sono state fortunatamente minime.

Nelle altre regioni, il caldo e la siccità hanno esercitato pressione sulle viti, attenuata con i sistemi di irrigazione che hanno consentito di ridurre l'impatto sulla crescita degli acidi. Lì, le condizioni prima e durante la vendemmia sono state generalmente eccezionali, con assenza di pioggia accompagnata da un clima temperato o caldo.

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