Nuove tariffe, i fisioterapisti fanno ricorso

In discussione la volontà del Consiglio federale di modificare i criteri per il rimborso delle sedute.
BERNA - L'associazione dei fisioterapisti Physioswiss ha presentato un ricorso all'autorità di vigilanza contro l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Nel mirino c'è la nuova struttura tariffale per il settore, spiega in una nota odierna l'organizzazione.
In agosto, il Consiglio federale ha posto in consultazione una modifica del modello attuale, che intende introdurre dal gennaio 2025. Le tariffe a forfait per il rimborso delle sedute di fisioterapia verrebbero sostituite con un sistema basato maggiormente sulla durata del trattamento.
Secondo Physioswiss però, tale proposta «non è né conforme alla legge né equa. Inoltre aumenterebbe la precarietà di un settore già significativamente sottofinanziato», reclamano i fisioterapisti, che accusano l'UFSP di avere unilateralmente accolto le modifiche auspicate dalle casse malati nel suo lavoro preparatorio alla bozza per il governo.
L'associazione ha quindi inoltrato alla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider - attualmente a capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ma futura numero uno del Dipartimento federale dell'interno (DFI), quello competente in materia di sanità - un ricorso contro l'UFSP. Le richieste sono di rispettare la legge, rinunciare al previsto intervento tariffale e invitare gli assicuratori malattie ad adempiere al proprio obbligo di condurre le trattative in buona fede.




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