Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Uno svizzero su otto è esposto al rumore del traffico

Il Consiglio federale ha deciso di aumentare i finanziamenti ai cantoni per interventi fonici
tipress
Fonte ATS
Uno svizzero su otto è esposto al rumore del traffico
Il Consiglio federale ha deciso di aumentare i finanziamenti ai cantoni per interventi fonici
BERNA - Ancora troppe persone - ben un milione circa, uno svizzero su otto - devono fare i conti col rumore eccessivo causato dal traffico stradale. Per accelerare la posa di ripari fonici o di pavimentazioni fonoassorbenti, il Consiglio federale ha ...

BERNA - Ancora troppe persone - ben un milione circa, uno svizzero su otto - devono fare i conti col rumore eccessivo causato dal traffico stradale. Per accelerare la posa di ripari fonici o di pavimentazioni fonoassorbenti, il Consiglio federale ha approvato oggi un innalzamento dei mezzi finanziari, pari a 52 milioni di franchi, destinati ai Cantoni.

Stando a una nota governativa odierna, per consentire ai Cantoni di proseguire i loro sforzi, si è deciso di prorogare il sostegno finanziario e di aumentare a 26 milioni di franchi l’anno il credito annuale stanziato dalla Confederazione per il periodo 2023-2024.

I sussidi federali rappresentano circa il 20% dei fondi impegnati dai Cantoni. Questi sussidi sono destinati a sostenere misure alla fonte, come le pavimentazioni fonoassorbenti e le riduzioni di velocità, rivelatesi particolarmente efficaci nella protezione della popolazione contro il rumore.

I fondi dall'esecutivo, stando alla nota, "permetteranno di garantire la realizzazione di progetti volti a proteggere durevolmente le persone esposte al rumore eccessivo del traffico stradale".
 
 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE