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SVIZZERA

Il certificato fa tremare ristoranti e palestre, fatturato giù del 15%

Secondo i dati raccolti da Sumup, le attività toccate dalla sua estensione stanno decisamente soffrendo.
Keystone
Fonte 20Minuten/Fabian Pölsch
Il certificato fa tremare ristoranti e palestre, fatturato giù del 15%
Secondo i dati raccolti da Sumup, le attività toccate dalla sua estensione stanno decisamente soffrendo.
«Questa è una minaccia per l'esistenza stessa delle aziende», afferma Claude Ammann, presidente dell'Associazione svizzera dei centri fitness e salute.
BERNA - Entrate in calo del 15%. Sono queste le conseguenze dell’introduzione dell’obbligo del certificato Covid alle palestre e all’interno di bar e ristoranti. Lo rivela uno studio di Sumup, il fornitore di servizi finanziari del ...

BERNA - Entrate in calo del 15%. Sono queste le conseguenze dell’introduzione dell’obbligo del certificato Covid alle palestre e all’interno di bar e ristoranti. Lo rivela uno studio di Sumup, il fornitore di servizi finanziari del popolare terminale per carte di credito bianco.

Città vs. campagna - Le transazioni non sono diminuite allo stesso modo su tutta la linea. Particolarmente colpite sono le aree rurali, dove il calo è quasi doppio rispetto alle città. Secondo Vera Pershina, Country Lead DACH di Sumup, questo dato potrebbe essere imputabile al divario nel tasso di vaccinazione tra le zone di campagna e quelle più urbane. 

Palestre in caduta libera - Nel corso della seconda settimana dell’introduzione del Covid-pass, Sumup ha però registrato un trend al rialzo del numero di transazioni in bar, club, caffè e ristoranti. Per quel che riguarda invece i centri fitness, la tendenza al ribasso è proseguita.

Rischio fallimento - L'Associazione svizzera dei centri fitness e salute (SFGV) prevede inoltre una perdita di fatturato tra l’otto e il dodici percento entro la fine dell'anno. «Questa è una minaccia concreta per l'esistenza stessa delle aziende», afferma Claude Ammann, presidente dell'Associazione, aggiungendo che le riserve sono già «estremamente tese». E molti avevano sperato di riuscire a crearsene di nuove o almeno di ridurre i debiti durante l’inverno. Ammann teme inoltre un ulteriore ribasso: «Si tratta di un processo graduale, poiché non tutti gli abbonamenti scadono questo mese».

Ingiustizie - Per le palestre il problema più grande sarebbe poi «la disparità di trattamento» subita in confronto ai club sportivi, che possono far allenare nella stessa stanza fino a 30 persone senza bisogno del Certificato.

Meno gente anche a cena - Dal canto suo, l'associazione del settore della ristorazione Gastrosuisse afferma che è ancora troppo presto per un bilancio significativo. I risultati di uno studio dell’Università di San Gallo indicherebbero però un calo delle vendite di un buon 20% nell’industria della ristorazione.

Il peggio deve ancora venire - In molte località, grazie a una fine dell’estate piuttosto mite, le vendite in terrazza e l'attività di asporto e consegna a domicilio stanno attualmente aiutando a prevenire il peggio. Per molti membri dell'associazione, le vendite sono tuttavia crollate bruscamente. Ma il test vero arriverà in seguito, quando il tempo diventerà più freddo e umido e i test saranno a pagamento.

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