«Decisione sproporzionata e che crea ineguaglianze tra la popolazione»

GastroSuisse si rammarica per la decisione di estendere il certificato al settore alberghiero e della ristorazione.
Il presidente Casimir Platzer: «Molte imprese subiranno massicce perdite di fatturato»
BERNA - GastroSuisse si rammarica per la decisione del Consiglio federale di estendere il certificato Covid al settore alberghiero e della ristorazione. Per l'organizzazione la misura è ora difficile da capire dal momento che la dinamica della pandemia negli ultimi giorni si è indebolita. Il settore subirà nuovamente perdite massicce: spetta al governo assumerne le conseguenze.
La decisione di estendere l'uso del certificato Covid «è sproporzionata e porta a una palese ineguaglianza di trattamento della popolazione», indica Casimir Platzer, presidente di GastroSuisse, in un comunicato odierno.
Molte imprese subiranno ulteriori «massicce» perdite di fatturato. «I costi attuali non coperti a causa del calo del giro d'affari devono essere compensati», afferma Platzer.
GastroSuisse definisce la decisione del Consiglio federale sconcertante e di difficile comprensione. L'organizzazione sottolinea che l'occupazione globale degli ospedali è scesa di quasi il 9% negli ultimi giorni. Ritiene inoltre che finora non ci sia stato praticamente nessun contagio nel settore della ristorazione.
«Oggi, è l'industria alberghiera e della ristorazione che ne paga il prezzo», dice Platzer, secondo il quale la gestione della crisi da parte della Confederazione ha fallito sotto molti aspetti.




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