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SVIZZERACommesso di un chiosco ruba sigarette per 1,2 milioni di franchi: condannato ed espulso

28.05.21 - 07:30
Il giudice ha riconosciuto la natura professionale della sua attività criminale. Dovrà risarcire oltre 900mila franchi.
Keystone
Fonte 20 minuten/Lynn Sachs
Commesso di un chiosco ruba sigarette per 1,2 milioni di franchi: condannato ed espulso
Il giudice ha riconosciuto la natura professionale della sua attività criminale. Dovrà risarcire oltre 900mila franchi.

ZURIGO - L’occasione fa l’uomo ladro, recita il vecchio adagio. E, nel caso del commesso di un chiosco della stazione centrale di Zurigo, l’occasione è stata quella di sottrarre 14’089 stecche di sigarette in circa tre mesi dai locali di consegna e immagazzinamento del negozio in cui lavorava per poi rivenderle. Il valore della merce rubata? Quasi 1,2 milioni di franchi.

Comparso giovedì in tribunale, il 26enne srilankese responsabile della metodica sottrazione indebita ha ammesso i fatti. «Mi dispiace. Ciò che ho fatto è stato scorretto», ha dichiarato l’uomo, padre di una bimba piccola. 

Il furto e la successiva rivendita delle stecche di sigarette rubate, ha continuato, erano finalizzati all’estinzione dei suoi debiti. Dalla vendita il 26enne ha dichiarato di aver ricavato molto meno del valore della merce sottratta: «Fra i 150’000 e i 200’000 franchi - ha affermato -. Il compratore non mi ha pagato tutta la merce».

Il ministero pubblico ha però chiesto per lui una pena di 36 mesi di reclusione, di cui 18 da scontare, e l’espulsione dalla Svizzera per 7 anni per furto per mestiere. Secondo la procuratrice pubblica, l’intento dell’uomo era infatti evidentemente criminale. «Accanto alla sua occupazione presso il datore di lavoro ha costruito un’altra attività - ha dichiarato la magistrata -. Quando ha capito che funzionava, ha preso a sottrarre sempre più stecche di sigarette».

Il legale del 26enne ha invocato invece una condanna per furto plurimo. L’attività criminale non sarebbe stata a suo avviso di livello professionale: «Il mio assistito non ha dovuto impiegarvi né molto tempo né mezzi materiali», ha sottolineato.  

L’avvocato si è opposto in particolare all’espulsione dalla Svizzera. Il centro degli interessi del suo assistito e di quelli della sua giovane famiglia è qui, ha argomentato. L’uomo, che è arrivato nel nostro Paese a 14 anni, non può inoltre tornare nello Sri Lanka per motivi politici, ha aggiunto.

Il Tribunale distrettuale ha infine condannato il 26enne per furto per mestiere a una pena di 18 mesi senza la condizionale e a 6 anni di espulsione dalla Svizzera. Non c’è prova, ha dichiarato il giudice, che il ritorno nello Sri Lanka costituisca un rischio per il condannato. 

Il furto per mestiere risulta al contrario ben chiaro, ha aggiunto. A dimostrarlo sono in particolare l’elevato valore della merce sottratta e il grosso impegno profuso dall’uomo, che ha del resto dei precedenti.

Alla pena, si aggiunge l’obbligo di risarcire al gestore del chiosco quasi 890mila franchi e saldare i costi di giustizia di 20mila franchi.

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