Cerca e trova immobili

SVIZZERA«Da quando gioca a “Fortnite” mio figlio non è più lo stesso»

19.12.18 - 06:00
Il game-fenomeno del momento è così divertente che c'è chi non riesce più a smettere e già si parla di dipendenza. Ma è davvero così?
Keystone
«Da quando gioca a “Fortnite” mio figlio non è più lo stesso»
Il game-fenomeno del momento è così divertente che c'è chi non riesce più a smettere e già si parla di dipendenza. Ma è davvero così?

ZURIGO - Si gioca su smartphone, tablet, console e Pc: “Fortnite” è il fenomeno videogiocoso del momento. Cento avatar, un'isola zeppa di armi e solo un vincitore: quello che farà fuori tutti gli altri.

Reso popolare da youtuber e streamer che sono diventati dei veri e propri trend-setter il titolo di Epic Games è estremamente popolare fra giovani e giovanissimi. Pure troppo, sostiene qualcuno: già perché funziona così bene che c'è chi non pensa più a nient'altro tanto che – negli States così come in Svizzera – già si parla di dipendenza da “Fortnite”.

La mamma preoccupata: «Mio figlio non fa più la doccia per giocare, nemmeno i compiti e risponde male quando gli dico di smettere... Da quando ha iniziato con quel gioco non è più lo stesso», ha raccontato a 20 Minuten un'anonima (e preoccupata) mamma zurighese, «l'unico modo che ho per staccarlo dalla console è con le cattive».

Il piccolo videogiocatore: Secondo il piccolo gamer (9 anni) però non è proprio così brutta come la madre la dipinge: «È vero che gioco abbastanza spesso, faccio tipo 20 match al giorno, ma quando mi arrabbio con mia mamma o non voglio smettere è perché sono a tanto così da una vittoria epica... Sinceramente non penso però di essere dipendente da “Fortnite”, certo mi piace un sacco: è troppo divertente! E poi ho 103 amici, c'è sempre qualcuno che conosco con cui posso giocare». 

Il gamer: «Ecco perché piace così tanto» - «Perché sono tutti pazzi per “Fortnite”? Semplice: è gratis, colorato, giocoso e può essere giocato pure sul cellulare. Si parte fra gli amici, Youtube e gli stream su Twitch fanno il resto...», spiega Gregor Mayer del sito di esport swissSMP.ch. Ma si può davvero parlare di dipendenza? «Si può diventare dipendenti da tutto ciò che ti fa stare bene per brevi periodi e ti fa staccare dalla realtà, anche da un game quindi. Per questo conta tanto l'alfabetizzazione digitale dei giovani, ed è qui che i genitori devono dire la loro».

L'esperto: «È l'eroina dei videogiochi» - Non ha buone parole per “Fortnite” Franz Eidenbenz del Centro dipendenze dal gioco di Zurigo: «Attualmente è il videogame più pericoloso, è come l'eroina». A causa dello sparatutto sempre più ragazzi e ragazze finiscono da lui: «Non riescono a smettere, trascurano la scuola e le amicizie. Il mio paziente più giovane ha 12 anni». Da questa estate la videodipendenza si cura anche presso la clinica privata Meiringen a Basilea: «Spesso all'origine di questa patologia c'è una depressione soggiacente», conferma lo psichiatra della struttura Jochen Mutschler.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

volabas 5 anni fa su tio
farli giocare un'oretta dopo che hanno adempiuto ai loro doveri ? è cosi tanto difficile? se si, allora c'è veramente qualcosa che non va

koalaboss 5 anni fa su tio
a 9 anni?!?!.... il gioco prevede non meno di 13. Genitori non lamentatevi..siete voi che dovete crescere vostro figlio non lui gestire voi, tirate fuori gli attributi o le vulve e prendete in mano la situazione se non vi sta bene come reagisce vostro figlio.

Bacaude 5 anni fa su tio
Cosa ci fa a 9 anni con il cellulare o solo davanti a una console? Rifletta su questo e ristabilisca un pò i ruoli

ciancaac 5 anni fa su tio
il problema di fondo non é il videogame in sé ma il tempo che si lascia i ragazzi davanti agli schermi (smartphone, tablet, pc....). Sempre più spesso i genitori trovano nei cellulari e tablet un'ancora di salvezza per gestire i loro pargoli nei momenti di "noia" o quando non possono dedicargli attenzioni per altri motivi. I ragazzi si abituano, divertono e ne diventano dipendenti. E' una cosa saputa, detta e ridetta in tutte le salse ma purtroppo é sempre attuale. La colpa é dei genitori che si affidano ai mezzi sbagliati per gestire il tempo "vuoto" e spazio dei propri figli. Oggi non é facile fare il genitore, anzi.... ma lamentarsi in questo modo vuol dire non aver capito nulla del proprio ruolo e responsabilità.

Littletiger 5 anni fa su tio
Dare la colpa al gioco è la cosa più semplice, ma anche la più sbagliata.

pillola rossa 5 anni fa su tio
Il videogioco crea una produzione di dopamina di cui la mente si alimenta avidamente e in modo insaziabile, abituandosi a dosi sempre maggiori. Come per qualsiasi tipo di dipendenza. L'enorme problema sta nel fatto che a sviluppare questo meccanismo siano sempre più bambini e adolescenti, persone quindi estremamente vulnerabiili che non hanno concluso il proprio sviluppo psicosociale. Se viene saltata una parte di sviluppo durante la fase di apprendimento tornare indietro una volta che si è raggiunta la maggiire età diventa estremamente difficile. Informare e conoscere i meccanismi aiuta a prevenire.

Silvestro10000 5 anni fa su tio
A 9 anni gioca, non si lava e non fa i compiti. Pedata nel deretano e buttare la console nell'immondizzaio.

Evry 5 anni fa su tio
Genitori esemplari.... e educatori....ottimi..... ?

KilBill65 5 anni fa su tio
Come per ogni cosa c'e' un limite....Bisognerebbe mettere un'ora al giorno e basta....Non sono contrario ai videogiochi pero' dico che i genitori devono impegnarsi a controllare il tempo di gioco!!..Educarli nel mettere altri interessi tipo lo sport o altre attivita' in alternativa es. lettura, giochi da tavolo, ecc.....

Simo Maio 5 anni fa su tio
Da videogiocatore,adolescente,posso dire che Fortnite è la piaga del mondo videoludico al momento. Personalmente spero che questa moda finisca il prima possibile,e sto gioco finisca nel girone dell'inferno da cui è uscito

Mao75 5 anni fa su tio
Finché lasciamo che a 9 anni possano fare i loro comodi, non lamentiamoci del videogioco di turno. Se a quell'età su risponde male ai genitori, i problemi sono altri e la guerra é già quasi persa....

sedelin 5 anni fa su tio
Il futuro che ci aspetta: una marea di zombie lobotomizzati. che allegria! :-(
NOTIZIE PIÙ LETTE